Home NOTIZIE POLITICA Teatro di Roma, svolta sulla crisi: raddoppio delle figure la soluzione

Teatro di Roma, svolta sulla crisi: raddoppio delle figure la soluzione

Dopo aspri confronti e risposte altrettanto incisive, sembra che la situazione relativa alla nomina del direttore generale del Teatro di Roma stia finalmente per trovare una soluzione. La questione riguardava la nomina di Luca De Fusco a direttore generale, una scelta approvata dai consiglieri in quota Ministero della Cultura e Regione Lazio ma non condivisa dal Campidoglio. La telefonata tra le parti, riportata dall’Ansa, sembra aver sbloccato la situazione con un compromesso che prevede il raddoppio dei ruoli, assicurando che nessuno rimanga scontento.

La nomina di Luca De Fusco a Dg del Teatro di Roma

Luca De Fusco, regista napoletano di 66 anni, era stato nominato direttore nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione della Fondazione. Tuttavia, la notizia ha scatenato il dissenso del Campidoglio, proprietario di diversi teatri tra cui l’Argentina, l’India, il Torlonia e il Valle, che minacciava addirittura di uscire dalla Fondazione.

Nonostante il centrosinistra sia in minoranza nel consiglio di amministrazione, il presidente del Cda, Francesco Siciliano, aveva dichiarato che “il ruolo del Comune deve essere rispettato e in questo caso non è stato così”.

Doppia nomina e modifica allo statuto

La soluzione proposta prevede una modifica dello statuto durante il prossimo consiglio di amministrazione del 30 gennaio. Si prevede l’inserimento di due figure apicali anziché una, con i ruoli di direttore artistico e direttore generale, quest’ultimo con mansioni principalmente manageriali.

In questo modo, nessuna delle due figure verrà penalizzata, evitando tensioni ulteriori. La designazione del futuro direttore generale rimane al momento top secret.

Conferma di Roberto Gualtieri

Nel tardo pomeriggio di domenica, il sindaco Roberto Gualtieri ha confermato la prossima modifica dello statuto per consentire la nomina di un direttore artistico e di un direttore generale.

Il primo cittadino ha sottolineato che la governance duale sarà ispirata dalla ricerca della professionalità migliore possibile, nell’interesse del Teatro di Roma.

Riguardo alla nomina del direttore generale, Gualtieri ha dichiarato che De Fusco non assumerà questo ruolo, ma non ha svelato il nome del futuro designato.