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Roma, scatta la linea dura contro i dehors esterni: rimozioni tra centro e Prati

Sono iniziati controlli e accertamenti sulle pedane e arredi esterni. Ne sono stati rimossi 18 da Campo de’ Fiori a via Crescenzio, inclusa Piazza Navona e Monti.

Sembra che sia arrivato il capolinea per i cosiddetti “tavolini selvaggi”. Un divieto ormai non più prorogabile riguarda i dehors e gli arredi abusivi che contornano bar e ristoranti ma che invadono piazze e strade.

Sono iniziati controlli e accertamenti sulle pedane esterne, ne sono stati rimossi 18 da Campo de’ Fiori a via Crescenzio, inclusa Piazza Navona e Monti. Alcuni erano del tutti abusivi, altri erano fuoriusciti dalla metratura loro concessa, andando anche ad ostacolare la viabilità o i percorsi per ipovedenti. Per l’assessore alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, questo è un segnale importante contro la giungla di tavolini che si stava venendo a creare.

Di fatto i vigili urbani, su disposizione del Campidoglio, hanno iniziato dal I Municipio, ma nei prossimi giorni i controlli si allargheranno al II Municipio e alle altre zone di Roma. L’allargamento a macchia di leopardo dei tavolini esterni è il risultato dello stato di emergenza che ha portato i commercianti ad istallare pedane e dehors, in alcuni casi completamente abusivi. I controlli quindi continueranno e in caso di irregolarità verranno sanzionate con multe o con operazioni di rimozione.

Adesso però con la fine dello stato di emergenza previsto per il 31 marzo, i commercianti dovranno affrontare un’altra ostica questione, quella del ritorno del canone per l’occupazione di suolo pubblico a partire dal 1° aprile. Un provvedimento che era stato sospeso per permettere agli esercenti di supportare con più facilità il periodo di chiusure imposte dal governo.