Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma, dal 1° aprile bar e ristoranti pagheranno per tavolini e dehors

Roma, dal 1° aprile bar e ristoranti pagheranno per tavolini e dehors

In campidoglio i pentastellati si fanno risentire su quello che viene da loro considerato il provvedimento “Ammazza Roma”.

Si avvicina la fine dell’emergenza pandemica, prevista per il 31 marzo, ma la vera notizia è un’altra e non sembra essere di sollievo al settore del commercio. Dal 1° aprile verrà ripristinato il pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico che era stato sospeso per permettere agli esercenti di supportare con più facilità il periodo di chiusure imposte dal governo.

Un provvedimento che però ha trovato il parere contrario del Movimento Cinque Stelle. In campidoglio i pentastellati si fanno risentire su quello che viene da loro considerato il provvedimento “Ammazza Roma”. Il consigliere comunale Daniele Diaco ha minacciato di chiedere le dimissioni immediate di Gualtieri e la sua Giunta qualora non si pensi al ritiro del provvedimento. Se il corso degli eventi non dovesse cambiare e i ristoratori saranno costretti a provvedere al pagamento, alcuni di conseguenza dovranno pensare di rinunciare allo spazio esterno per supportare le spese, ma come afferma il consigliere comunale “Smantellare adesso i dehors, con la bella stagione alle porte, significa privare i cittadini di uno spazio che tutela la salute pubblica e che incentiverebbe non poco il depresso settore del turismo”.

Ma nono sono finite qui le novità perché varie sono le iniziative che si metteranno in atto contro i “tavolini selvaggi”, ci sarà una ridefinizione della disposizione di tavoli, sedie e dehors per evitare il loro proliferare anche sulle strisce blu. Altro obiettivo dell’amministrazione comunale volge verso lo stile di alcuni allestimenti di bar e ristoranti, considerati alcune volte obbrobriosi. Si pensa quindi di aggiornare il Codice degli arredi all’insegna dell’omogeneità stilistica. L’assessora alle Attività produttive, Monica Lucarelli, parla di voler “lanciare un “modello Roma”, un po’ come avviene a Parigi – spiega l’assessora alle Attività produttive, Monica Lucarelli – con tavoli, sedie, pedane, ombrelloni e fioriere uniformi a seconda del tipo di piazza o strada del sito Unesco”.