Un uomo armato di pistola ha minacciato e cacciato gli operatori dell’AMA mentre stavano pulendo via di Monte Massico, nel quartiere Tufello a Roma. La situazione è stata denunciata dall’azienda municipale dei servizi ambientali. Le ragioni di questo atto rimangono incerte, con possibilità che possa essere legato al crescente traffico di droga nella zona.
La minaccia agli operatori AMA
Secondo il resoconto dell’AMA, una squadra di lavoratori stava eseguendo operazioni programmate di rimozione delle foglie. Poco dopo le 23, questi operatori sono stati “gravemente minacciati” da un uomo armato di pistola, il quale ha intimato loro di lasciare immediatamente il posto.
Per evitare un possibile peggioramento della situazione, gli operatori hanno dovuto sospendere il servizio e allontanarsi. L’azienda ha rassicurato che sarà presentata una denuncia contro ignoti.
Le ipotesi
Sono state prese in considerazione varie ipotesi riguardo a questo atto, dalla reazione violenta di un cittadino arrabbiato con l’AMA, alla minaccia più concreta di alcuni spacciatori che non volevano interferenze nei loro affari.
In quella zona, infatti, si è avuta notizia di un aumento dell’attività di spaccio per strada, con presunti sorveglianti che monitorano le strade vicino alle ringhiere dei palazzi nelle vicinanze del mercato del quartiere.
Lo spaccio al Tufello
Il Tufello, in passato, è stato teatro di episodi legati al traffico di droga, con agguati e arresti. Nella via Monte Taburno, nelle vicinanze, il 22 febbraio un uomo noto come ‘Mezza Recchia’, Marco Canali, è stato ferito. In seguito, due individui, Marco Antoniucci, 37 anni, e Fabio Salandri, 46 anni, sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio, poiché si pensava avessero sparato per rivendicare un debito legato alla droga.
A gennaio di quest’anno, un’operazione di polizia ha portato all’arresto di 14 persone coinvolte in un’ampia rete di spaccio di droga che operava in diverse piazze di Roma, con una base operativa proprio nel quartiere del Tufello.