La Rete di associazioni città vivibile ha stilato un documento in cui si leggono delle proposte per evitare che il centro storico possa essere vittima di abusivismo o di problemi di sicurezza. Si chiede ad esempio il superamento «della normativa in deroga Covid e il ripristino delle regole sospese o disattese, fra cui i piani di massima occupabilità» oppure l’istituzione di una Consulta dei residenti.
Questa Rete di associazioni città vivibile è formata da 18 comitati di residenti di vari quartieri e rioni che ha mandato queste proposte all’assessora capitolina alle Attività produttive Monica Lucarelli (Pd) e alla presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi (Pd).
«Solo nel I Municipio sono oltre quattromila le concessioni per l’occupazione di suolo pubblico erogate nell’ultimo triennio» ricordano dai comitati. Si richiede ora di rendere libera la città da tavolini e dehors che occupano il suolo e rendono impossibile il regolare transito di pedoni e auto.
«Abbiamo cercato di coinvolgere le amministrazioni, dal Comune ai Municipi, ma non otteniamo risposte», dice Simonetta Marcellini, presidente del comitato Emergenza Trastevere. «Con questo documento non vogliamo protestare e basta, vogliamo anche fornire nuove idee per costruire una città più vivibile e sicura. Tuttavia se non otterremo risposte organizzeremo prima una manifestazione sotto l’assessorato al Commercio, poi di nuovo sotto al Campidoglio».
E poi prosegue: «Una cosa è certa, non ci fermeremo. Anche perché questo territorio non è solo consumato, è disastrato».