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Nuova protesta degli agricoltori, verso la mobilitazione a Roma: decine di trattori al casello di Orte

Nuova protesta degli agricoltori ad Orte, verso la mobilitazione a Roma: decine di trattori al casello
protesta degli agricoltori - immagine di repertorio

Nuova protesta degli agricoltori ad Orte in vista della mobilitazione annunciata su Roma per la prossima settimana. Gli agricoltori si sono ripresentati nella mattina di oggi sabato 3 febbraio al casello di Orte all’esterno dell’autostrada A1 con oltre cento mezzi e circa 400 persone.

Nuova protesta degli agricoltori ad Orte, decine di trattori al casello

L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sulla battaglia degli agricoltori in protesta contro le politiche europee a loro dire, da una parte troppo restrittiva per le regole ambientali del Green Deal e, dall’altra parte, troppo permissiva con le aperture alla carne coltivata.

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La manifestazione si sta svolgendo all’esterno dell’autostrada nel piazzale davanti alla rotatoria ormai teatro delle proteste del movimento degli agricoltori. Al momento non ci sarebbero disagi al traffico.

In merito al casello autostradale Tonino Monfeli, uno dei coordinatori della protesta ha detto all’Agi “Noi non lo tocchiamo. Tuttavia in questo momento saremo duecento trattori, siamo sulla rotatoria antistante al casello, è chiaro che l’entrata e l’uscita potrebbero bloccarsi”.

Verso la mobilitazione a Roma

E’ delle scorse ore l’annuncio di “portare la protesta a Roma”. Si tratterebbe di presidi nella Capitale e nelle vicinanze a cui potrebbero partecipare migliaia di agricoltori. Manifestazioni pacifiche – assicurano – e in accordo con le questure, ma che porteranno inevitabili disagi ai romani.

“Porteremo la protesta a Roma” ha detto Danilo Calvani uno dei leader della protesta come riporta l’Ansa. “Nei prossimi giorni ammasseremo i trattori fuori dalla città. Non ci saranno blocchi, ma sicuramente disagi: ci aspettiamo migliaia di adesioni da tutta Italia” ha aggiunto.

Le date e i luoghi verranno comunicati nei prossimi giorni, poi spiega Calvani “cominceremo a spostare i mezzi”. Inoltre aggiunge “abbiamo la volontà di fare una manifestazione – senza mezzi – a Roma nei giorni successivi. Il governo non ci ascolta e le sigle non ci rappresentano più”.