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Aggredito e minacciato il giornalista Edoardo Sirignano: “Non basta un pugno a fermare la libera informazione”

“Non basta un pugno a fermare la libera informazione, né una minaccia”. Lo scrive Edoardo Sirignano giornalista aggredito a Roma da un militante di destra, a pochi metri dalla redazione della testata dove lavora. “Sono semplicemente spaventato, ma più forte di prima” ha aggiunto il giornalista irpino redattore del quotidiano ‘L’Identità’, che ha denunciato di essere stato aggredito e picchiato all’esterno della redazione in via Teulada quartiere Prati, da un uomo che in passato sarebbe stato vicino a CasaPound. A rendere nota l’aggressione è stato l’Ordine dei giornalisti della Campania, dove Sirignano è iscritto, chiedendo che sia assegnata “immediata protezione” al collega.

“Edoardo è stato ricoverato e refertato in ospedale. Un grave episodio – spiega l’Ordine della Campania – su cui intervenire rapidamente nei confronti dell’aggressore che ha attirato Sirignano all’esterno della redazione per fatti legati a precedenti articoli colpendolo a freddo al volto. Sirignano ha presentato denuncia contro l’aggressore”.

Sirignano ha denunciato di essere stato colpito con un pugno al volto dall’uomo che lo avrebbe contattato chiedendogli di vedersi fuori dalla redazione. “Il gesto violento e intimidatorio subito dal collega Edoardo Sirignano da parte di un ex esponente di CasaPound, – ha dichiarato il direttore de L’Identità Tommaso Cerno – che già tempo fa aveva avvertito il giornale che i mondi della criminalità della destra estrema che fa riferimento a Massimo Carminati non gradivano il nostro lavoro di giornalisti liberi, è la prova che la professione e il dovere di cronaca vanno difesi ogni giorno”. “Da domani, saremo ancora più in prima linea nel denunciare malaffare, violenza, metodi mafiosi nella capitale e nel Paese.” (eg)