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Drusilla Foer – “Al Festival di Sanremo per ispirare”

Drusilla Foer in co-conduzione alla 72ma edizione del Festival di Sanremo

Drusilla Foer, raffinatissima nobildonna, al Festival di Sanremo 2022 infiamma la comunità LGBTQ, sdogana il gender fluid ed i diritti civili sul palco più noto d’Europa, il Teatro Ariston.
“Emozionata? Sì, è chiaro, certamente” – riferisce Drusilla al secolo l’attore Gianluca Gori, il suo alter ego – il Festival è come la nazionale di calcio italiana quando ci sono i Mondiali: tutto si ferma, ci si immedesima, si sta sul divano a tifare. Tutti guarderanno Sanremo, chi mi conosce e soprattutto chi non mi ha mai vista. E quindi mi sto preparando ma soprattutto “Non voglio persuadere, preferisco ispirare”.

Drusilla vanta tra le sue amicizie importanti e profonde di oggi e di ieri, Tina Turner, Gandhi, Karl Lagerfeld e Andy Warhol. Star del web, in poco tempo ha calcato palchi importanti nei teatri e set cinematografici (il Maestro Ferzan Opzetek l’ha voluta nel suo film “Magnifica presenza”), è stata conduttrice a Strafactor (il dopo X-Factor) e presenza fissa a CR4-La Repubblica delle donne. E’ poi arrivato il successo teatrale in tutta Italia con lo spettacolo “Eleganzissima” dove racconta aneddoti della sua vita con il suo stile inconfondibile, cantando anche live canzoni dello spettacolo stesso.

Includere e non dividere:
Le scale fanno paura a Drusilla? “Certo, mi sto preparando anche a scendere le scale che poi alla mia età – diciamolo pure – si fa molta più fatica a salirle”. Fiorentina altoborghese dai modi aristocratici, attrice, scrittrice, star del web, icona dei diritti civili, modella, Drusilla divide, aggrega (ci tiene molto ad aggregare e non dividere, in fondo il nostro Paese ha bisogno di questo), incuriosisce, suscita curiosità e attese, grandi attese. Capelli grigio argento, classe e stile da vendere, enormi dosi di creatività ed ironia e un bagaglio professionale artistico da fare rabbrividire Greta Garbo. Ha incantato artisti e fotografi posando per le più celebri riviste e copertine di moda, con la sua dolcissima e colta aria da svampita è diventata la principale curiosità della 72ma edizione del Festival di Sanremo dopo che Amadeus, direttore artistico e conduttore del Festival, l’ha inclusa tra le cinque donne co-conduttrici delle serate dell’attesissima kermesse canora.

“Una ragazza anticonformista, ribelle e inquieta”:
Non le piace l’etichetta di nobildonna, preferisce descriversi anticonformista da sempre, inquieta e ribelle. Top secret sull’abito che indosserà (“La prima cosa che mi capita”, assicura) ma idee molto chiare sulle canzoni. Della storia del Festival, ha una sua canzone del cuore, la bellissima “Dio come ti amo”, cantata da Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti. Brano vincitore del Festival nel 1966. Degli artisti di oggi apprezza lo stile e la musica di Mahmood e dei Maneskin. Della rock band romana ama molto “il ringhio rock, il sesso felice, Damiano che bacia il chitarrista. E a me baciare piace, mi è sempre piaciuto, senza alcuna distinzione”.
Già lontane le polemiche a distanza di qualche giorno fa con il Senatore Pillon, al quale l’attrice aveva replicato in maniera composta, come nel suo stile; polemiche relative alla sua presenza sul palco dell’Ariston e alla definizione di un “papà normale” da mettere accanto a lei in conduzione, avanzata da Pillon: “Come avrete notato io non mi sono esposta per niente” – aveva dichiarato l’artista fiorentina – “A me in generale non piace voler definire qualcosa con un nome perché tutti noi siamo molte cose”.
Un buonasera a tutte e tutti in chiave gender, non ci resta che attendere. Ne siamo certi.