Il futuro che vorrebbero imporci

 

Il futuro che vorrebbero imporci e che in realtà stanno già cercando di imporci, spesso senza che vi sia una presa di coscienza di quanto sta accadendo.

Quello che ieri era impensabile oggi è realtà, quello che ieri era follia oggi è normalità, quelli che erano i nostri diritti, acquisiti dalla nascita, oggi ci vengono concessi se ci “comportiamo bene”.

Il gender fluid

Iniziamo da brevissime interviste, dove ad esponenti Lgbtq, viene chiesto che cosa è una donna, nessuno degli intervistati riesce a rispondere, anzi alcuni rimangono senza parole. Un uomo che si sente donna, non può probabilmente ammettere che cosa sia biologicamente una donna, sarebbe come contraddire il suo sentirsi qualcosa che non potrà mai essere.

Vediamo un video dell’associazione “Pro Vita e famiglia” sulla carriera alias che sta pericolosamente invadendo le nostre scuole, spesso senza che i genitori lo sappiano.

Lo sdoganamento della pedofilia in Germania ad Hannover, dove nell’asilo cattolico Queen Maria nel villaggio di Tennenbronn hanno allestito una “stanza sicura” per consentire ai bambini di intraprendere un “viaggio verso i loro corpi” sotto la supervisione di un adulto, previo consenso dei genitori, anche se sembrerebbe che i genitori non abbiano dato il consenso, almeno non tutti. Un editorialista di un quotidiano locale ha denunciato il concetto come un “paradiso per i pedofili

Tra le regole citate, spiega il Times: “I bambini e le bambine si accarezzeranno o esamineranno l’un l’altro solo nella misura in cui loro stessi e gli altri bambini si sentiranno a proprio agio “. Inoltre, “nessun bambino metterà alcun oggetto negli orifizi corporei di un altro bambino “.

La presunta emergenza climatica

Passiamo alla presunta emergenza climatica, gli incendi di luglio sono per la maggior parte di natura dolosa, come dimostrano alcune immagini, mentre le eccezionali grandinate (che purtroppo sono sempre avvenute) al nord hanno distrutto pannelli solari e cappotti termici. Milioni di euro buttati e adesso? Nuovi pannelli e nuovi cappotti termici fino alla prossima grandinata? Nel frattempo si resta senza elettricità? Anche questo è il risultato della transizione ecologica verso le rinnovabili.

Bassetti si lancia in banalissimi consigli per affrontare il caldo, mia nonna era molto più brava di lui. Poi pubblica un post osceno che riprende l’entrata di Aushwitz, ma al posto degli ebrei ci sono quelli che il laureato in medicina chiama “No vax”, “No mask”, “negazionista climatico” … Poco dopo forse rendendosi conto della clamorosa gaffe cancella il post e prova a giustificarsi con l’ennesima supercazzola che è un insulto all’intelligenza. La verità è che Bassetti, denunciato dallo stesso Beppe Fantin autore della vignetta, dovrebbe essere radiato dall’ordine dei medici.

Richard Lindzen, fisico e meteorologo, spiega come la guerra alla CO2 è la guerra contro la vita. Paolo Sottocorona sbugiarda quelli che “Luglio è stato il mese più caldo di sempre”. Schwab ammette che sta lavorando sul cambiamento climatico da 25 anni e la Von Der Leyen gioisce del covid, che ha dato una spinta alla digitalizzazione, al controllo di massa e accelerato il “grande reset”.

L’auto più sostenibile al mondo

la nave da trasporto Fremantle Highway, che aveva a bordo 3.000 veicoli, era in viaggio verso la sua destinazione finale a Singapore quando è scoppiato l’incendio.

La compagnia ha dichiarato “ci sono buone probabilità che l’incendio sia scoppiato con auto elettriche“, di cui circa 25 erano a bordo.

Il mediterraneo era più caldo in passato, il motore del futuro non è elettrico e l’auto più sostenibile la abbiamo già da qualche decennio. Mercedes 240D il taxi più usato in Africa e l’auto più sostenibile al mondo. Costruiti per 30 anni ed affidabilmente in servizio taxi con spesso oltre 2 milioni di chilometri e 45 anni. Può utilizzare i più svariati carburanti, compresi i bio carburanti

Attualmente, la durata di vita di una nuova auto è di circa 7 anni mentre le vecchie le Mercedes W123 hanno una durata media di 45/50 anni, con un risparmio iperbolico di CO2.
Parliamo di 25.000 kWh consumati in fabbrica per ogni nuova unità e 450.000 litri d’acqua, che porterebbero a spendere 85 milioni di megawatt per la produzione totale, con relativa gigantesca immissione di anidride carbonica in atmosfera.

Questa politica dell’auto auto usa e getta porterà ad una immissione nell’atmosfera di un numero di Graham di tonnellate di CO2. Sostenibilità a parole.



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