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Le Vibrazioni – “A Sanremo il rock siamo noi”

Tutto pronto e grande e attesa per la kermesse canora dal 1 al 5 febbraio, in diretta Rai Uno. Una conferenza stampa frizzantissima quella de Le Vibrazioni, con un Francesco Sarcina (eccessivo, brillante, un fiume in piena, padre per la terza volta da un mese, tre figli con tre madri diverse) in grande spolvero e la loro quota rock. Rappresentanti unici del rock sul palco dell’Ariston per questo Sanremo 2022 all’insegna ancora dell’emergenza sanitaria dopo un’era, quella dei Måneskin, che sembrava aver fatto da apripista al genere, sdoganandolo sul palco del Festival della Canzone Italiana. Invece, sono loro gli unici che terranno alta la bandiera “A Sanremo il rock siamo noi”.

Quarta partecipazione al Festival per il leader Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani Garrincha e Alessandro Deidda che presentano alla stampa il loro singolo dal titolo “Tantissimo”, brano nato in collaborazione con Roberto Casalino. Fino a qualche anno fa era impensabile che la platea di Sanremo apprezzasse e accettasse il rock, con un pubblico notoriamente conservatore. Con il suo gruppo Sarcina porterà il rock sul palco del Festival, proprio come i Maneskin, i vincitori della passata edizione con “Zitti e buoni” che quest’anno torneranno in veste di super ospiti nella prima serata, 1 febbraio. Su Damiano & co, il leader delle Vibrazioni dice: “Chi li critica è un represso. Chi non ha sognato di fare quello che stanno facendo loro? Noi siamo loro grandi fans, fanno bene a tutto il rock: dopo anni di musica del niente e senza messaggi, abbiamo tutti gli occhi puntati addosso”.

“Sanremo? L’unica manifestazione televisiva in diretta”:
“Tantissimo” racconta delle occasioni mancate e perse, occasioni che lasciamo andare “quando non siamo in contatto con noi stessi” (chi non ha avuto occasioni perdute) e delle “cicatrici indelebili che ci possono lasciare”, riferendo a noi presenti di aver scelto di tornare sul palco dell’Ariston “perché è l’unico palco dove si può suonare live in TV”. Le categorie dello spettacolo e musica in particolare, lo sappiamo, sono in grande sofferenza a causa della pandemia. La musica è in sofferenza, i concerti fermi o spostati, oltre ai musicisti ci sono i lavoratori dello spettacolo che la band non ha mancato di ricordare. Tanti progetti per le Vibrazioni, per esempio l’uscita in aprile di un EP formato vinile. Tornando alla gara, la band ci informa che “ci saranno delle sorprese a livello scenografico, “ci servono per mandare un messaggio importante così come era accaduto per la scelta di cantare “Dov’è” con la LIS – lingua dei segni a Sanremo 2020.
Alla domanda se sentano una responsabilità nell’essere gli unici rappresentanti del rock al Festival, Francesco Sarcina ribatte “Per noi è normale, facciamo questo da sempre. Noi siamo questi fin da 20 anni fa. L’anno scorso l’Ariston ha tremato con l’energia dei Måneskin, una figata. Sembra però che non ci siano mai state rock band in Italia. Nel 2018 abbiamo duettato con Skin con il brano “Così sbagliato” e non c’è stato tutto questo delirio. In fondo in Italia funziona così: tutti a seguire la scia di quello che funziona di più”.

Serata cover il venerdì sera, abolite le categorie, big insieme alle nuove proposte:

“Quando eri giovane, e il tuo cuore era un libro aperto
Dicevi spesso “Vivi e lascia vivere”
Si passa alla serata cover, quella dei duetti che quest’anno sarà di venerdì sera e non il canonico giovedì: questo perchè abolite le categorie, il venerdì sera non è più adibita alla premiazione delle nuove proposte, almeno quest’anno. Per la serata dedicata alle cover più note la band ha scelto di portare un brano struggente e bellissimo “Live and let Die” , scritto nel 1973 da Paul e Linda McCartney con il loro gruppo, gli Wings. I Beatles si erano già sciolti, la canzone era il brano portante del film di James Bond Agente 007 – Vivi e lascia morire del 1973, e fu commissionata esplicitamente.

L’esibizione sarà impreziosita dalla partecipazione del Maestro Peppe Vessicchio e dal duetto con Sophie Scott, la giovanissima leader della band inglese Sophie and The Giants. Un successo oltre manica il loro, si sono esibiti infatti in festival importanti come quelli di Reading e Leeds, oltre a Glastonbury fino a imporsi pian piano in tutta Europa; hanno all’attivo ben quattro dischi di platino.
Si è parlato molto del Maestro Vessicchio, come sempre presenza attesa e amatissima: Vessicchio è attualmente positivo al Covid e la band confida che si possa negativizzare al più presto “confidiamo che si negativizzi entro lunedì, l’importante è che stia bene. Nel caso questo non succeda ci sarà una persona a sostituirlo o magari potrà dirigere in differita, vedremo”. Intanto, fanno sapere che lo stanno chiamando tutti e lo vorrebbero addirittura al Quirinale “Una persona che sa mettere d’accordo tutti gli italiani”.
Alcune domande vanno inevitabilmente sulla politica e sulla corsa al Colle, con la politica in impasse e un’immagine di campagna elettorale perenne, senza trovare una quadra, in un momento storico particolare e difficile, dice Sarcina “Preferiamo non parlare di politica – si agita il leader della band seguito dagli altri – per poi arrabbiarsi e sbottare letteralmente sull’ennesima fumata nera. Stanno ancora facendo lo show? Perché questo è uno show e basta”. Il resto del gruppo tenta di zittirlo ma Sarcina rivendica una personale libertà di espressione, da cittadino ancora prima di musicista. Ascoltarlo è sempre un piacere. Il finale della conferenza è dedicato ai gusti e alle personali preferenze sui cantanti in gara: su tutti il gradimento della band verso La Rappresentante di Lista e Giovanni Truppi. I giovanissimi al Festival? “Bisogna sempre rispettare quel palco e l’istituzione Sanremo. E ancora – “Un giovane deve portare rispetto per l’istituzione dell’Ariston. Noi ci emozioniamo ancora e sempre su quel palco”.
La band milanese deve il proprio successo al videoclip del loro primo singolo, correva l’anno 2003 quando il brano “Dedicato a Te” impazzava in tv e in radio certificandosi in sole poche settimane disco di platino. Un successo enorme. Il quartetto ha debuttato all’Ariston nel 2005 con il brano “Ovunque andrò“, tornando poi nel 2018 con “Così Sbagliato” e nel 2020 con “Dov’è“, brano che si è classificato quarto con un ottimo successo radiofonico.