Una protesta silenziosa solamente sotto il piano tecnicamente sonoro, ma che fa tanto rumore per le modalità e il messaggio lanciato. C’è molto dietro il singolare flash mob messo in atto dalle hostess Alitalia che ieri, in Campidoglio, si sono letteralmente spogliate della propria divisa. Un atto che simboleggia il rifiuto del proprio habitus, e quindi del proprio ruolo, se le nuove condizioni di questo lavoro sono quelle dettate da Ita Airways. Qualcosa che è particolarmente evidente per gli stipendi: impietoso è infatti per gli assistenti di volo il confronto tra i 1680 euro lordi di Ita (con un’attività media di 60 ore di volo), rispetto a quello che era il corrispettivo di 2582 euro di Alitalia. C’è poco da complimentarsi, allora, o da invidiare a quei colleghi – pochi – che sono riusciti ad essere inquadrati nella nuova compagnia. Le hostess hanno perciò deciso di esprimere dolore e solidarietà per coloro che sono stati costretti a firmare un contratto ritenuto umiliante e mortificante, così come lo è spogliarsi in pubblica piazza in un’atmosfera diventata presto tesa e disturbante.