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Roma, verde pubblico fuori controllo: il Campidoglio lancia un bando per affidare il servizio ai privati

Il Campidoglio lancia un bando per affidare il verde pubblico a privati, ma l’attività di spazzamento rientrerà nelle competenze di Ama.

Nella Capitale è sempre più comune vedere scenari come erbacce che crescono al centro delle buche, foglie accumulate per terra e mai raccolte che vanno ad ostruire i tombini che dovrebbero far defluire le acque in giornate di maltempo. O ancora marciapiedi invasi dai rami dei cespugli che crescono ai lati o erbe sempre più alte ai bordi della carreggiata. Questo perché Ama ha abbandonato questo servizio a fine 2020, portando così la città ad avere un aspetto non di certo invidiabile dal punto di vista del decoro.

Ora dal Campidoglio arriva la nuova proposta di gestione del servizio: affidare la cura della città non più ad Ama, ma ad un privato. Così lancia un bando per affidare questo compito da un esterno, un appalto diviso in 16 lotti, ossia uno per ogni municipio e un altro per le strade di grande viabilità. Cosa dovranno fare le nuove ditte? Attività di estirpazione, monitorare la crescita delle erbe infestanti sui marciapiedi, nelle strade e piazze, anche attorno alle opere d’arte stradali, nelle aree pubbliche e private il cui uso è pubblico e molto altro. Il Campidoglio sottolinea però che l’attività di spazzamento rientra nelle competenze di cui deve occuparsene l’Ama, in altre parole sarà la municipalizzata ad occuparsi della rimozione delle foglie.