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Addio ai cassonetti “smart” di Ama a Roma: il bando slitta e le ditte li rimuovono. “Il servizio non può proseguire gratis”

Neanche un anno di vita e i cassonetti installati all’Appio, nel quartiere Africano e a via dei Gracchi a Prati, rischiano di ritornare al proprietario. Si chiamano “campane” quei secchioni che possono contenere rifiuti fino a 3700 litri e che permettono di poter evitare lo sciacallaggio e la fuoriuscita di cattivi odori.

Cassonetti intelligenti. Che fine faranno?

Quella di via Appia e Pontelungo era per Ama una sperimentazione con oltre 200 cassonetti. Queste zone sono zone dove i residenti più di una volta hanno lamentato un degrado eccessivo per via dei negozi, bar e ristoranti che gettavano i rifiuti nei secchioni destinati alle famiglie. Pulizia e decoro erano sempre al centro delle richieste di chi abita lì. I secchioni fanno parte di un progetto della municipalizzata di Roma che però sono legati ad un comodato il cui contratto è scaduto.

Cassonetto intelligente

Le ditte che hanno fornito in maniera gratuita i secchioni specificano ad Ama che è impossibile continuare su questa strada. Le opzioni sono tre. O si indice una gara per una commessa più consistente. O l’Ama deve pagare l’affitto. O dovrà restituire i cassonetti. E quanto costa un cassonetto intelligente? Circa 1.500 euro. Una risposta deve arrivare il prima possibile per tranquillizzare le ditte produttrici ed evitare così di restituire i cassonetti.

La reazione di Ama

Di front a queste richieste, la municipalizzata Ama sembra essere rimasta sorpresa. Anche perché ha già accelerato la gara che da mesi ormai caratterizza un altro progetto: l’acquisto di circa 9mila cassonetti e 60 camion compattatori bilaterali per svuotarli. L’idea è quella di installarli nelle zone con il più alto numero di negozi e attività, come ristoranti e bar.