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Perché i giudici hanno archiviato Speranza? (Con Angelo Di Lorenzo)

 

 

Perché i giudici hanno archiviato Speranza? Si domandano milioni di italiani.

Ne parliamo con l’Avv. Angelo Di Lorenzo presidente ALI (avvocati liberi), che torna in trasmissione e che insieme all’avv. Antonietta Veneziano, per conto di Federica Angelini pres. del Comitato Ascoltami, di Gianluca Salvatori pres. di OSA ITALIA, di Pasquale Valente pres. del Sindacato Finanzieri Democratici, di Antonio Porto segr. del Sindacato OSA POLIZIA e della senatrice Bianca Laura Granato, hanno seguito il procedimento penale contro l’ex Ministro Speranza archiviato dal Tribunale dei Ministri.

Tornano gli avvocati di ALI dopo l’importante puntata dedicata all’ultimo studio del dott. Segalla.

Prima di occuparci di Speranza però facciamo una riflessione su politica e antipolitica, partendo da una frase del magistrato Paolo Borsellino:

La rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano” (Paolo Borsellino)

Se alle scorse elezioni politiche l’astensionismo era più che giustificato dal tradimento dei partiti “antisistema”, dobbiamo però domandarci a cosa ha portato? A un governo di centro destra che prosegue in tutto e per tutto la linea dei governi precedenti.

C’è chi predica l’astensione anche per le prossime elezioni europee, ognuno con motivazioni a volte azzeccate ma più spesso molto fantasiose , il punto è che in Europa si decide il nostro futuro e se non andiamo a votare a decidere per noi saranno sempre i soliti, perché non c’è un quorum da raggiungere, se vogliamo provare a cambiare le cose non ci resta che recarci alle urne.

Scrive ALI su telegram:

Speranza sapeva che 1/5 su oltre 100.000 segnalazioni erano gravi o mortali! 

Sapeva che decine di migliaia di persone avevano denunciato.

Sapeva, ma ha ugualmente imposto l’assunzione di farmaci potenzialmente mortali, assumendosi il rischio che altre persone potessero essere danneggiate o morire.

Per il Tribunale dei Ministri le dichiarazioni rilasciate dal ministro durante il suo interrogatorio, di avere agito con l’unico fine di tutelare la salute pubblica, escluderebbero il dolo eventuale per il delitto di omicidio.

Ma così non è, poiché il dolo eventuale presuppone proprio che la condotta dell’agente non abbia il fine di commettere il delitto, ma un fine diverso e potenzialmente anche lecito, che presuppone però la consapevolezza della possibilità della verificazione dell’evento, e la conseguente accettazione del rischio.

Sotto questo profilo la valutazione sull’elemento psicologico di Roberto Speranza da parte del Tribunale dei Ministri è palesemente errata.

I giudici archiviano, ma la coscienza no, quella non si mette in naftalina, e nemmeno il popolo italiano dimenticherà o archivierà così facilmente.

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Archiviazione Speranza: le motivazioni

Il giudice di Roma cita nell’ordine l’Ema, l’Oms, l’Fda statunitense e la Commissione europea.   Come fa ad essere colpa di FDA e OMS, il primo un organo statunitense e il secondo un’organizzazione che non ha potere di imporre nulla ai governi?

Ma secondo i magistrati Speranza ha eseguito gli ordini che venivano dall’alto e lo ha fatto nell’«esclusivo interesse del popolo italiano»

Sono tutti complici di un reo, di un colpevole che non esiste? Se sono tutti complici il colpevole chi è? Per il Tribunale dei ministri sembrerebbe che non ci sia nessun colpevole.

La conclusione è amara: viviamo in un sistema che si auto legittima e soprattutto si autotutela.

È un po’ come se io facessi una causa contro Aifa e il giudice tenesse conto esclusivamente delle posizioni di Aifa senza indagare sulla loro effettiva correttezza. Sarebbe una causa persa in partenza, come le molte denunce archiviate seppure sostenute da montagne di prove incontrovertibili.

L’esclusione aprioristica di una prova scientifica in un qualsiasi giudizio di accertamento, sia esso penale, civile o amministrativo, partorisce una decisione parziale e ingiusta, soprattutto se poi l’esclusione è fatta in favore della sovranità ideologica di una parte in causa che il giudice non deve discutere. l’unica fonte ufficiale che conta è la Scienza di Stato.

Quindi per i morti e i danneggiati di chi è la colpa? Malori improvvisi e turbo tumori anche loro archiviati?

Avv. Angelo di Lorenzo (ALI) che ha seguito la denuncia a Speranza
Avv. Angelo di Lorenzo (ALI) che ha seguito la denuncia a Speranza

Speranza: la legge non è uguale per tutti

Scrive ALI su telegram:

La Giustizia è amministrata in nome del popolo italiano?

La Legge è uguale per tutti?

Non pare proprio sia così.

Il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato il procedimento nei confronti di Roberto Speranza per i reati di commercio e somministrazione di medicinali imperfetti, somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica, falso ideologico ed omicidio plurimo, decidendo che le indagini, mai iniziate, nei suoi confronti non devono proseguire.

Nell’attesa che ci consegnino le oltre 30 pagine di motivazione dell’archiviazione, prendiamo atto che gli organi giurisdizionali italiani non intendono cercare la Verità, rinunciando persino all’accertamento dei gravissimi fatti denunciati da cittadini danneggiati e forze dell’ordine che hanno subito l’inoculazione di farmaci pericolosi e mortali.

La Giustizia italiana è morta insieme a quei danneggiati da quel “vaccino” che il sig. Speranza, da ministro della salute, ha imposto a tutti e che oggi continuano ad essere somministrati senza alcuna soluzione di continuità, a che ne dicono gli attuali governanti.

Ora attendiamo anche l’archiviazione di Nicola Magrini, i cui atti sono stati trasmessi alla Procura, che dovrà decidere seguendo il copione già tracciato per sotterrare la posizione di un funzionario non immune politicamente.