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Da Speranza a Putin: elezioni, ecofollie e controllo (Con Andrea Caldart e Gino Carnevale, 29/03/2024)

 

 

Le elezioni in Russia danno fastidio e Speranza racconta di essere braccato dai “no vax”.

Peccato che il termine “No Vax” sia privo di significato, un’etichetta vuota, utile per la guerra delle parole, un termine dispregiativo con cui si sarebbe voluto definire l’insieme eterogeneo di persone che hanno rifiutato di fare da cavia per i farmaci sperimentali. Ma anche volendo prendere per buona questa definizione, per Speranza non ci sono speranze (scusate il gioco di parole, ma quando ci vuole ci vuole), infatti a contestarlo sono i vaccinati, le persone che hanno seguito le sue sciagurate indicazioni e quelle di Mario Draghi, ma hanno perso la salute e il lavoro.

Ne parliamo insieme ad Andrea Caldart, Editore di Quotidianoweb.it e a Gino Carnevale, pubblicista e opinionista.

Iniziamo dalla contestazione di Speranza a Perugia, con Giuseppe Sanacore, danneggiato in sedia a rotelle, più volte ospite di questa trasmissione, avevamo raccontato la sua storia qui, Giuseppe era intervenuto anche in altre puntate  qui e qui. La gente rimasta fuori urla “In galera, in galera!”, l’intervento di Daniela Di Marco e le domande ella giornalista Angela Camuso, dalle quali Speranza scappa dichiarando di non essere più ministro, almeno prima di darsela a gambe scortato riconosce che gli effetti avversi ci sono stati, ma non si fa carico di nulla d’altronde non è più ministro …

l’Associazione avvocatura degli operatori sanitari e sociosanitari (Ados),  ha inviato una lettera al premier Giorgia Meloni e all’attuale ministro della Salute, Orazio Schillaci. Chiede di «estinguere ogni procedimento disciplinare tuttora in corso nei confronti dei medici che si sono opposti alla tachipirina e all’attesa della morte, ripristinando la dignità, la carriera e le retribuzioni che si sono visti ingiustamente privare» e si domandano perché «negli ospedali è vietato riportare in cartella che il paziente è stato vaccinato?».

Schillaci dichiara che l’Italia non aderirà al trattato pandemico dell’OMS, il governo è orientato sul fascicolo sanitario elettronico (altra forma di controllo e violazione della privacy, solo più soft). Inoltre se cambiasse il governo cosa succederebbe?

Le elezioni in Russia

Le elezioni in Russia si sono svolte regolarmente o sono state manipolate?

Putin vince le elezioni con un consenso record dell’87%, il presidente doveva superare il proprio stesso record del 2018, al 76,69%. L’affluenza – anche in questo caso superiore al record del 2018, come previsto – è salita al 74,7%.

I commenti dei vari stati sono una fotocopia di quello USA

Esce per prima la Casa Bianca subito dopo il primo exit poll sulle elezioni Russe: “Elezioni né libere né giuste”.

Poi arriva arriva la Polonia: “Le elezioni presidenziali Russe non sono legali, libere ed eque”.

Ministro degli Esteri UK: “Queste non sono elezioni libere ed eque”.

Ministero degli Esteri Tedesco: “Le pseudo elezioni in Russia non sono né libere né eque”.

Infine arriva lui, quello che deve parlare solo dopo che hanno parlato tutti i suoi “superiori”, Antonio Tajani, Ministro degli Esteri dell’Italia: “Le elezioni in Russia non sono state né libere né regolari”.

Anche Zelensky parla di elezioni truccate, peccato che lui stesso abbia soppresso le elezioni in Ucraina, ma tant’è i giornaloni continuano a dipingere l’Ucraina come un paese democratico.

La missione di osservatori della SCO afferma che le elezioni hanno soddisfatto i requisiti della legge, non sono state rilevate violazioni che ne mettano in dubbio la legittimità – Presidente della SCO. Stessa posizione dell’avv. statunitense Kline Preston secondo cui le elezioni russe sono molto più sicure di quella USA.

Macron: Voci su un possibile contingente di 20.000 uomini francesi in Ucraina. Putin dichiara “Saranno il nostro primo obiettivo”. (L’articolo prosegue dopo l’immagine).

Risultati elezioni Russia
Risultati elezioni Russia

Fuga dall’elettrico

Su La 7 hanno fatto una prova con un’auto elettrica a Milano, enormi difficoltà a ricaricare presso le colonnine, la ricerca della colonnina funzionante diventa una sorta di caccia al tesoro e alla fine, dopo 2 ore e 10 minuti di attesa con 20 € hanno percorso 63 km invece dei 143 dichiarati … Questo perché pioveva e quindi hanno usato tergicristalli e aria condizionata per sbrinare, immaginate d’estate con l’aria condizionata accesa quanti km avrebbero percorso?

Ricapitolando dopo 2 ore e 10 minuti di attesa spendono 20€ ma percorrono solo 63 km, con la stessa auto versione benzina con 20 € di km ne avrebbero percorsi 178!

L’elettrico è un vero e proprio pacco imposto dalla UE e sostenuto dai nostri politici il cui scopo più evidente è quello di impoverirci e di dotarci di vetture non affidabili.

In Inghilterra rifiutano le ambulanze elettriche perché inaffidabili, rischio incendi e con il freddo non viaggiano, poi c’è il problema del peso per i viadotti e i parcheggi multipiano. Il gelo blocca le auto elettriche come è successo in California, quindi in caso di gelate o alluvioni, se avessimo solo mezzi elettrici nessuno potrebbe spostarsi nemmeno i veicoli di soccorso.

Non a caso la Hertz, società di noleggio, ha licenziato il suo Ceo che aveva puntato tutto sull’elettrico e ha deciso di vendere il suo parco vetture elettriche. Anche Stellantis ferma la produzione di veicoli elettrici le cui vendite sono ferme. Mentre la UE vuole imporre perfino i Tir green.

Infine i cappotti termici che vanno a fuoco e il picchio che si fa il nido al loro interno.