Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma, blitz animalista ai Musei Capitolini: ragazza nuda contro gli animali nei...

Roma, blitz animalista ai Musei Capitolini: ragazza nuda contro gli animali nei circhi

Roma, blitz animalista ai Musei Capitolini: ragazza nuda contro gli animali nei circhi
la protesta animalista - immagini da Insagram Ribellione Animale

Protesta animalista oggi a Roma. Alcuni attivisti di Ribellione Animale sono entrati in azione nei Musei Capitolini dove una ragazza si è spogliata rimanendo nuda mentre atri due dopo aver lasciato dei nastri colorati sulla statua di Marco Aurelio a cavallo avrebbero “incollato” le mani sul piedistallo con una specie di ragnatela di colore viola. Tra i motivi della protesta la richiesta di vietare gli animali nei circhi.

Roma, blitz animalista ai Musei Capitolini: una ragazza nuda contro gli animali nei circhi

Il blitz è scattato intorno alle 11 di oggi giovedì 8 febbraio davanti alla Lupa Capitolina che si legge in un post pubblicato su Instagram da Ribellione Animale: “Non è solo uno dei simboli di Roma (cioè una delle città più importanti al mondo), ma è anche la metafora perfetta della fiaba che ci raccontiamo da generazioni”.

La Lupa e il Marco Aurelio come simboli della protesta

“Ovvero – prosegue – che gli animali non umani sono felici di produrre latte per noi umani, quando in realtà l’industria casearia (e la zootecnia in generale) li sfrutta e uccide”. Altro simbolo la statua equestre di Marco Aurelio, che scrive ancora “rappresenta proprio la cosiddetta superiorità che pensiamo di avere come specie nei confronti delle altre”.

Leggi anche: Protesta animalista a Ladispoli dopo la fuga del leone: “No al circo con gli animali”

Le richieste degli attivisti

“Chiediamo al governo  – si legge ancora nel post – di smetterla di sussidiarie con contributi pubblici gli allevamenti e di attuare la legge n.106/2022 per vietare i circhi con animali in Italia. La realtà è una sola: non esistono allevamenti sostenibili ed etici, uccidere e sfruttare qualcuno che vuole vivere ed essere libero non può essere considerato tale. Per questo continueremo a lottare fino a quando tutte le gabbie saranno vuote”.