Nei due anni di pandemia si è atteso e sperato che il settore turistico potesse presto risalire la china. Si auspicava il ritorno dei turisti a Roma, dopo una fase di profonda difficoltà. Ora che i viaggiatori stanno letteralmente invadendo la Capitale, come nei tempi migliori, per certi versi quasi sarebbe meglio che si coprissero gli occhi.
Perché la Città Eterna è sempre meno presentabile ai visitatori stranieri, nella sua cronica crisi dei rifiuti che non risparmia più nessuna strada, deturpando anche i panorami più belli e i monumenti più iconici.
Roma, i turisti postano la “monnezza” sui social
L’imbarazzo corre sui social, con i turisti che postano foto di cestini esplosi e selfie fra Colosseo e spazzatura. Fra le immagini diventate rapidamente virali, quelle di fronte ai Musei Vaticani, rilanciate dalla pagina facebook “Roma fa schifo”. Diverse foto mostrano le fioriere trasformate in pattumiere.
Ama, in seguito allo scandalo, ha provveduto a ripulire la zona. Poi ha fatto presente come la lotta sia impari, fra personale ridotto, altissimo numero di cestini e bidoncini e affluenza continua di turisti.
Così, mentre Gualtieri chiede ai romani di essere più virtuosi con la raccolta differenziata, a Monti c’è chi si rimbocca le maniche e cerca di compensare le mancanze di Ama. Cittadini che si improvvisano netturbini, da un lato, e sentinelle dall’altro, girando per il quartiere armati di fotocamera per esporre gli incivili alla gogna social.
Un’azione utile anche sul piano simbolico. Servirà a ricordare al Campidoglio che in zone come questa, dove la movida è animatissima, lo sforzo da produrre per mantenere il decoro deve essere maggiore.
