Amianto nello stabilimento “Colgate Palmolive” di Anzio, l’Inps dovrà risarcire un lavoratore
Ospite in collegamento avv. Ezio Bonanni, Osservatorio Nazionale Amianto
Piero De Luca è stato dipendente dello stabilimento Colgate Palmolive di Anzio dal 1986. Dopo qualche anno, a causa dell’esposizione all’amianto, ha scoperto di essere affetto da ispessimento e placche pleuriche: fa ricorso, presentando la domanda secondo i benefici previsti dalla legge 257/92, domanda che però viene respinta.
Ebbene, una sentenza ribalta tutto: il Tribunale di Velletri, infatti, ha condannato l’INPS a riconoscere a Piero De Luca i benefici previdenziali che gli erano stati negati.
Nella sentenza viene espressamente specificato che l’uomo è stato impiegato fino al 2012 nel reparto saponi, costituito da serbatoi riscaldati, tubazioni di vapore, caldaie sapone, tutti coibentati in amianto; persino i guanti per il calore che aveva in dotazione erano realizzati in amianto.
Dopo aver scoperto di essere affetto dalla patologia, si rivolge all’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, per il riconoscimento dei legittimi diritti. Il Tribunale ha dunque condannato l’Inps a riconoscere al lavoratore l’accredito della maggiorazione contributiva, quindi una pensione che avrà un aumento del 30% circa, raggiungendo l’importo di 2500 euro mensili.
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