Sei persone, tra cui un funzionario del comune di Campagnano di Roma, sono state arrestate questa mattina dai carabinieri nell’ambito di un’indagini su presunte prestazioni sessuali che sarebbero state richieste a delle donne in condizioni economiche disperate per “aiutarle” ad avere vantaggi di natura economica.
Roma, vantaggi economici a donne in difficoltà in cambio di sesso: 6 arresti
I Carabinieri della Compagnia di Bracciano, su delega della Procura della Repubblica di Tivoli, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Tivoli nei confronti di 7 persone, di cui 6 arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, per i reati di tentata concussione sessuale, corruzione in concorso e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Le indagini partite dalla segnalazione di una donna
Le indagini, ancora in corso, sono partite dalla segnalazione dei responsabili del Comune di Campagnano di Roma che hanno informato la Procura di quanto segnalato da una donna con due figli e in stato di gravidanza che aveva subito una richiesta di relazione sessuale per il contributo economico da lei richiesto in quanto in condizione di disagio. La donna ha rifiutato l’imposizione e ha segnalato il fatto ad altri pubblici ufficiali.
In poco più di cinque mesi, i carabinieri sono riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza in merito alle condotte illecite del funzionario, di 4 responsabili di una cooperativa e di due responsabili di un’associazione culturale.
L’ordinanza cautelare evidenzia l’esistenza di “un sistematico e collaudato “modus operandi”, abusando e sfruttando la qualifica rivestita all’interno del comune”, per cui il funzionario “ha avvicinato donne in condizioni economiche disperate, prospettando la possibilità di ottenere vantaggi di natura economica in cambio di prestazioni sessuali”.
Sono in corso indagini per accertare ulteriori eventuali episodi analoghi con “sfruttamento” della posizione del pubblico ufficiale ai danni di donne vulnerabili perché in condizione di disagio economico, spesso con figli.
Soldi per favorire coop
Altri due episodi ritenuti dal Giudice gravi. Uno riguarda il funzionario e i rappresentanti di una società cooperativa che opera nel settore socio-assistenziale, con contratti di appalto in tutta la provincia di Roma. Risulta dall’ordinanza che il funzionario avrebbe concordato e fornito loro, in più occasioni, copia cartacea del disciplinare di gara, prima dell’ufficiale pubblicazione, e chiedendo loro di fornire un soggetto qualificato da nominare quale membro esterno della commissione esaminatrice, in cambio di periodiche somme di denaro.
Il secondo episodio per presunta corruzione tra il funzionario e due rappresentanti di una associazione culturale locale, entrambi agli arresti domiciliari, per la gestione di alcuni spazi comunali in occasione di una manifestazione. “Le risultanze delle indagini – scrive il giudice – attestano l’esistenza di un vero accordo corruttivo, frutto di incontri e conversazioni quotidiane” “volte a favorire la predetta associazione al fine di consentirle una proroga di ulteriori due anni del contratto, in deroga della previsione negoziale suindicata, falsamente giustificata sulla base della sospensione per l’emergenza epidemiologica”.