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8 marzo, blitz femminista in Campidoglio: “mimose rosse per le donne uccise”

8 marzo, blitz femminista in Campidoglio:
immagine di repertorio

Un urlo e mazzetti di mimose rosse lanciati per ricordare le donne uccise. Un blitz organizzato dal movimento femminista Bruciamo tutto e andato in scena oggi in Campidoglio durante un convegno all’arrivo in sala del sindaco Gualtieri.

8 marzo, blitz femminista in Campidoglio durante un convegno

Le attiviste hanno portato il loro messaggio di protesta esponendo uno striscione, lanciando mazzetti di mimose e gridando i nomi delle donne uccise. La protesta è iniziata quando due attiviste sedute tra il pubblico hanno lanciato un grido, mentre un’altra ragazza è salita sul palco mostrando lo striscione del movimento Bruciamo tutto. “Questo urlo è la reazione a questi discorsi. Da Giulia Cecchettin avevamo detto mai più e ci sono stati 18 femminicidi”.

Intanto altre manifestanti si sono avvicinate al palco con una busta piena di mazzetti di mimose rosse e le hanno lanciate davanti agli ospiti del convegno “Sostenibilità, sostantivo femminile” in corso oggi venerdì 8 marzo nella sala della Protomoteca in Campidoglio.

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Sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale e dopo circa mezz’ora con alcuni momenti concitati le manifestanti si sono sedute sul palchetto facendo riprendere l’iniziativa organizzata, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, dall’Assessorato alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale

“Regaliamo mimose rosse come il sangue delle donne che sono state uccise”

“Oggi si regalano mimose – ha detto ancora una delle attiviste durante il blitz – e invece noi regaliamo mimose rosse come il sangue delle donne che sono state uccise. E’ assurdo parlare dell’8 marzo e dire che sostenibilità è un sostantivo femminile. Ogni 8 marzo siamo qui a fare questi eventi che sono ipocriti. Noi siamo qui perché non possiamo aspettare la parità di genere. Come si fa a parlare di parità di genere quando c’è un femminicidio ogni tre giorni”.