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Ecomostro di Torvaianica, cosa sta succedendo a due anni dall’abbattimento

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Ecomostro di Torvaianica, che cosa sta succedendo? A due anni dall’abbattimento, anche a fronte di una serie di circostanze e accadimenti di non poco conto, sono in tanti a chiedersi cosa accadrà, cosa si stia facendo e soprattutto quale sia il futuro.

Ecomostro Torvaianica, il punto della situazione

Tre le forti mareggiate che con violenza si sono abbattute sulla costa e l’erosione della spiaggia, Torvaianica di sicuro non sta vivendo un momento d’oro dal punto di vista infrastrutturale, come del resto una buona parte delle aree litoranee che hanno subito danni da intemperie, a partire dai tanti stabilimenti balneari (e non solo) di buona parte della costa romano – tirrenica.

Il famoso Belvedere di Torvaianica, tra gli effetti del maltempo e l’abbattimento dell’ecomostro di piazza Ungheria, è in questo momento in work in progress e sotto i cosiddetti ‘raggi X’ a garanzia dei cittadini. Ma come?

Cosa succede nell’area dell’ex Ecomostro

Due anni fa a Pomezia c’è stato l’abbattimento dell’ecomostro di piazza Ungheria, la piazza cuore di Torvaianica, di fronte al belvedere. Della vicenda se ne erano occupati anche tutti i media a livello nazionale.

In seguito, complici le mareggiate sulla costa laziale, il belvedere di Torvaianica ha subito delle conseduenze dolorose.
E in tal senso  l’Ufficio Tecnico del comune di Pomezia ha predisposto dei controlli che hanno lo scopo di verificare la tenuta geostatica della struttura di piazza Ungheria.

Le indagini sono state disposte con la determinazione n. 437 del 4 aprile scorso: si tratta di “Indagini geofisiche e controlli sulla struttura presso il belvedere di Torvaianica”.
Dello studio geostatico della struttura se ne occuperà la ditta SVE.CO.

Si parla di “Esecuzione di profili geoelettrici – lo si legge tra le documentazioni – con il metodo della Tomografia Elettrica a 16/24/32 elettrodi per ottenere le sezioni della Resistività elettrica (Ohm m).

Questa tecnica serve per l’individuazione di vuoti (cavità e cunicoli), di strutture sepolte (lunghezze – dimensioni), d’acqua ed infiltrazioni (fratture) ed eteropie laterali (variazioni lungo il profilo orizzontale).

Segue il rilievo con pacometro per individuare delle barre di armatura lungo la superficie laterale dei pali messi a nudo dalle mareggiate e una sere di relazioni specialistiche.