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Non solo Roma – Puntata di Venerdì 1 Marzo 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Venerdì 1 Marzo 2024

Stadio della Roma, sì o no? Tra favorevoli e contrari il Comune annuncia: “Iter concluso”

Ospite in collegamento Ing. Francesco Saporito, Comitato “Stadio di Pietralata No Grazie”

Stadio della Roma: l’impianto da 65mila spettatori che dovrebbe sorgere a Pietralata, continua a creare dibattiti e polemiche. Tra favorevoli e contrari, intanto, arriva quanto comunicato dal Comune: “L’iter amministrativo è concluso“.

In sostanza, il Campidoglio ha detto di aver completato tutte le procedure di sua competenza, perciò adesso spetta agli investitori privati completare il tutto attraverso uno studio di fattibilità economico-finanziaria.

La giunta capitolina, inoltre, ha da poco approvato la relazione sul dibattito pubblico che ha coinvolto oltre 700 cittadini (si tratta di un sondaggio compiuto da una società di rilevazione): «Abbiamo messo la Roma nelle condizioni di avere tutte le specifiche per realizzare il progetto – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia -.

Noi abbiamo chiuso la parte autorizzativa e svolto il dibattito pubblico per fugare ogni dubbio e garantire trasparenza, ora devono essere loro a determinarsi».

gennaio nell’area sono partiti i sondaggi geognostici e gli scavi archeologici preventivi: tre settimane fa la Soprintendenza speciale archeologica Belle arti e Paesaggio ha chiesto di effettuare indagini più approfondite con la consulenza di un archeologo professionista.

La struttura dovrebbe essere inaugurata nel 2027 (proprio in occasione del centenario del club giallorosso), almeno questo è l’auspicio della società, ma non è scontato che i tempi saranno rispettati, considerate le molte variabili in gioco (si pensi alle continue voci di una possibile cessione ai sauditi nonostante le smentite dei Friedkin).

Vedi il servizio completo: Stadio della Roma, Iter concluso

C’è però chi è proprio contrario all’opera, residenti e associazioni in primis. Come nel caso del “Comitato Stadio Pietralata, no grazie“: “Roma ospita già due stadi, l’Olimpico e il Flaminio, per i quali sono previsti importanti investimenti. – scrivono sui social – Ha davvero senso un nuovo stadio nella città di Roma, in sostituzione di un Parco pubblico che il nostro territorio aspetta da decenni?”

Qual è l’impatto dei grandi eventi sulla natura? Marevivo: “Ecosistema di nuovo sottomesso agli interessi economici”

Ospite in collegamento Raffaella Giugni, Responsabile relazioni istituzionali di “Marevivo

Qual è il vero impatto che i grandi eventi (concerti, gare sportive, raduni) hanno sul nostro ambiente? La biodiversità viene tutelata? Secondo Marevivo no, anzi: viene letteralmente sottomessa “agli interessi economici”.

“Dobbiamo assistere all’ennesimo scempio ai danni dell’ambiente collegato al ricco calendario di gare di motocross nazionali e internazionali che stanno invadendo numerose spiagge, da Maccarese a Ischia fino a Soverato il prossimo fine settimana, con conseguente carico antropico, inquinamento da rumore, gas di scarico e carburanti, manomissione dell’ambiente e del paesaggio costiero ai danni di flora e fauna dunale” scrive la Fondazione.

I cambiamenti climatici impongono sempre più scelte di tutela e lungimiranza, nel mondo si parla della “transizione ecologica”, eppure “assistiamo alla continua decadenza delle politiche comunali con scelte aggressive e incuranti di un bene che, come la spiaggia, è di proprietà pubblica” continua Marevivo.

Tanti gli esempi portati alla luce dalla Fondazione ambientalista che chiede sostanzialmente al Governo e al Ministro dell’Ambiente (anche tramite la raccolta firme della petizione lanciata nell’agosto 2022) di vietare che questi eventi sportivi e musicali si svolgano in siti naturali e seminaturali, anche in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 9 della Costituzione, che tutela l’ambiente, la biodiversità, gli ecosistemi e gli animali e soprattutto nell’interesse delle generazioni future.

Questo sarà uno degli argomenti del Convegno in programma il prossimo 9 marzo, presso la sede nazionale di Marevivo, dal titolo “Grandi eventi in siti naturali: quali impatti per ambiente e biodiversità?” organizzato in collaborazione con il Coordinamento Italiano per la Tutela degli Ambienti Naturali dai Grandi Eventi – C.I. T.A.N.G.E., che riunisce decine di sigle di associazioni locali e nazionali che si occupano di protezione ambientale.

L’incontro, che vedrà la presenza di esperti e scienziati, intende porre all’attenzione del pubblico, delle Istituzioni e dei mezzi di comunicazione, le criticità che emergono, in maniera ogni anno crescente, in occasione di questi eventi che regalano un solo spettacolo: il danno irreversibile alla natura.

Traffico di droga fra Ardea e Cerveteri: sgominata banda di spacciatori

Ospite in collegamento Clarissa Montagna, redazione “Il Faro Online”

Continua incessante l’attività della Polizia di Stato, su tutto il territorio della capitale e della provincia, volta alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti gli stupefacenti. Un duro colpo all’ attività di spaccio è stato stavolta inflitto da parte della Polizia di Stato nelle cittadine di Ardea e Marina di Cerveteri.

Sono stati gli agenti del commissariato Viminale ad arrestare nella serata del 24 febbraio un 23enne italiano e due cittadini ecuadoregni, un uomo e una donna, rispettivamente di 31 e 29 anni, perché gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini dello spaccio.

I poliziotti, appresa la notizia della presenza di un giovane di circa 23 anni, domiciliato in Marina di Cerveteri, località Cerenova, dedito a svolgere una fiorente attività di spaccio, hanno approntato dei servizi di osservazione in quella zona.

Dopo aver visto l’uomo uscire di casa e salire a bordo di un’autovettura, gli agenti hanno deciso di seguirlo a distanza, notando che, in diverse occasioni, si fermava in località Ardea e parcheggiava all’ interno del corsello di una villetta della zona.

Nella giornata dello scorso 24 febbraio, il giovane, dopo aver raggiunto la suindicata villetta ed aver effettuato una breve sosta, ha ripreso la corsa per poi essere fermato al casello di Orvieto da personale della Polizia Stradale, intervenuto previ accordi con i poliziotti del commissariato di via Farini.

Ritenendo che all’interno della villetta di Ardea fosse occultata sostanza stupefacente, i poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare.

Il giovane 23enne è stato trovato in possesso di un telecomando necessario per fare accesso all’interno della villetta, mentre la grata di sicurezza e la porta di ingresso si sono aperte proprio con le chiavi in possesso del giovane.

Una volta all’interno sono stati identificati i due ecuadoregni, i quali hanno riferito agli agenti di essere i proprietari dell’abitazione.

L’unità cinofila ha segnalato una stanza che aveva la porta chiusa a chiave e che è stata aperta con la chiave rinvenuta nella disponibilità del 23enne. All’interno della stessa sono stati rinvenuti 87 Kg di hashish, 740 grammi di cocaina rosa, circa 8 grammi di cocaina bianca. oltre a materiale per il confezionamento.

Successivamente è stata perquisita la dimora del 23enne a Cerenova ove sono stati rinvenuti circa 6 Kg di hashish, oltre 14 kg di marijuana e 124 grammi di wax.

I tre uomini sono stati arrestati. In sede di udienza di convalida il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri ha convalidato l’operato dei poliziotti.

Ostia, il punto sull’ex colonia Vittorio Emanuele tra presente e passato

Svetta sul litorale ostiense l’edificio storico dell’ex colonia Vittorio Emanuele. L’immenso complesso, dall’apparenza ormai consunta, ospita la biblioteca comunale Elsa Morante, il Teatro del Lido, un ostello e la Caritas. Polifunzionale, è vero: ma ormai da lunghi anni abbandonato e popolato da inquiete (ed inquietanti) presenze.

Era stata per prima la UE a volgere il viso- ed i fondi, 45mila per tutta Ostia- al complesso, con l’intenzione di renderlo un ostello culturale per  giovani, realizzando anche un parcheggio interrato. Ora,  il presidente del municipio Mario Falconi, in accordo col Campidoglio, procede al ri-uso di una parte per realizzare dei posti letto per le persone in condizioni di grave disagio abitativo ed economico, con i soldi del Pnrr.

I primi ospiti della struttura, in via provvisoria, anche se presto si tratterà di una decisione definitiva, hanno iniziato a dormire all’interno della colonia ad inizio febbraio. Per Demos, gruppo politico di sinistra, è una vittoria che segna la strada del futuro.

Commenta Mirella Arcamone, capogruppo Demos in Municipio: “Seppur temporanea, questa accoglienza segna le prove generali per la realizzazione della stazione di posta e l’housing first che doneranno servizi stabili e permanenti, secondo la delibera approvata dalla giunta comunale e proposta dall’Assessora Funari, che ha cambiato anche le modalità di accoglienza”.

Una rivisitazione dell’edificio storico in chiave sociale perché, per citare ancora Demos, “Non si parli più di emergenza freddo”. Potrebbe far del bene, la nostra Colonia. Ma una voce, e più d’una, si leva in senso contrario.

Cosa dice l’opposizione qui

Porto di Anzio, Ciacciarelli: “Stanziati 250 milioni per interventi di manutenzione”

“Il porto di Anzio ricopre un’importanza strategica per le attività pescherecce ed economiche del territorio, tanto da rientrare nei porti di rilevanza economica regionale e interregionale”.

Queste le parole dell’assessore alle Politiche del Mare, Pasquale Ciacciarelli, che prosegue: “La Regione Lazio è consapevole dell’annosa criticità legata a sistematici fenomeni di insabbiamento che comportano potenziali ripercussioni economiche e sull’attività di pesca professionale svolta da parte delle numerose unità stanziali nel porto, criticità confermate dalla Commissione Straordinaria di Anzio nonché dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio e che richiedono quindi interventi continui e rapidi per garantire la sicurezza della navigazione.

Davanti a tale annosa e problematica situazione, confermo tutta la nostra vicinanza ai pescatori di Anzio e a tal proposito vorrei rassicurarli sul fatto che, con una determina approvata a dicembre scorso, abbiamo provveduto a stanziare 250mila euro a favore del Comune di Anzio per programmare interventi attinenti alla manutenzione degli ambiti portuali e fondali del bacino della città.

Attualmente al Comune già è stato erogato il 20% del Contributo, pari a 50.000 euro, per consentire l’avvio delle attività. Un intervento non isolato, – conclude – ma funzionale ad avviare un percorso costante e coordinato per la definitiva risoluzione del problema”.

Aggredito il sindaco Roberto Angelosanto, l’avvocato preso a calci e pugni in strada

Ospite in collegamento Cristina Lucarelli, redazione “Frosinone News

Roberto Angelosanto, sindaco di Sant’Elia Fiumerapido e avvocato, è rimasto vittima di un gravissimo episodio che si è verificato questa mattina a Cassino, all’esterno di un bar.

Il professionista è stato malmenato da un uomo che lo riteneva responsabile della notifica di un atto giudiziario. Angelosanto è stato colpito in pieno volto con una manata e poi, una volta a terra, preso a calci. A bloccare la furia del soggetto alcuni presenti che hanno anche allertato l’Ares 118 e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Cassino.

L’avvocato e primo cittadino è stato quindi trasferito al ‘Santa Scolastica’ dove gli hanno riscontrato un trauma facciale e due costole rotte. Un episodio gravissimo che è stato fortemente stigmatizzato anche dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino, Giuseppe Di Mascio. “Non è la prima volta che accadono situazioni del genere.

Massima solidarietà all’avvocato Angelosanto che ha solo attuato il sacrosanto diritto alla difesa del suo cliente, prerogativa costituzionalmente riconosciuta. Metteremo in atto tutte le azioni volte a tutelare il collega e saremo parte civile in giudizio”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Villa Santa Lucia, Orazio Capraro: “L’amico e collega Roberto Angelosanto, sindaco di Sant’Elia Fiumerapido e stimato avvocato, questa mattina è rimasto vittima di una vile aggressione.

E’ stato colpito a pugni e calci da un uomo che ha continuato a infierire su Roberto anche quando lo stesso era a terra. Un gesto gravissimo che va stigmatizzato. Quanto accaduto è la dimostrazione di come al giorno d’oggi sia difficile svolgere una libera professione. A Roberto, amico e uomo di grande educazione, esprimo tutta la mia solidarietà e il mio affetto”.

Sport, il punto della settimana sul Frosinone Calcio

Per il Frosinone è arrivata un’altra sconfitta la scorsa domenica, una sconfitta bruciante. Perdere contro la Vecchia Signora ci sta, non è affatto degradante, ma lasciarle 3 punti al 95′, praticamente a pochi secondi dal triplice fischio finale è un calice troppo amaro per i giallazzurri.

Per tutto quello che si è visto in campo, per come sono riusciti a mettere in difficoltà i bianconeri in casa loro, non hanno meritato di tornare in Ciociaria con quel rospo da digerire. Un po’ come aveva predetto Di Francesco non sono stati affatto l’agnello sacrificale della Juve, tutt’altro.

Quella maledetta zampata di Rugani ha permesso ad Allegri di riassaporare il gusto della vittoria dopo 4 giornate, salvando la squadra da quei fischi che si sono immediatamente trasformati in ovazione. Mentre il Leone torna a casa deluso e anche impensierito. Aveva un progetto, aveva idee chiare, pragmatiche, senza fronzoli. Non aveva deposto l’ascia di guerra dopo il primo affondo di Vlahovic.

I DiFra boys erano rimasti in piedi e coerentemente con quanto messo a punto nelle sedute di preparazione, hanno continuato a costruire. Cheddira la pareggia facendo infuriare Allegri, spettatore del disastro difensivo dei suoi. Brescianini firma il temporaneo vantaggio ciociaro e per un po’ i tifosi frusinati hanno sperato nel miracolo.

Sarebbe bastato anche quel 2-2 ancora ad opera dello straripante Vlahovic. Un punto contro una big, all’Allianz Stadium. Un po’ a ricordare l’impresa del 2015 quando l’allora difensore canarino Balnchard siglò nel recupero la rete del pari rispondendo a Zaza e regalando a Stellone il primo storico punto in A.

Ma il destino stavolta è stato più cattivo. La partita si è decisa sì in ‘zona Cesarini’, ma con il successo oramai insperato per la Madama. Il fato e Rugani che se ne è fatto cinico interprete hanno frantumato i sogni di gloria di un Frosinone sempre sul pezzo in una gara da luna park.

Intanto, l’European Club Association tocca quota 500: c’è anche il Frosinone Calcio. Un passo importante, un momento storico. Anche il Frosinone tra i 500 Club di tutta Europa che fanno parte della grande famiglia dell’ECA. L’ultima Società in ordine di tempo al quale il boarding dell’organizzazione ha dato il benvenuto è l’Aris Limassol di Cipro. Sotto la guida del presidente dell’ECA Nasser Al-Khelaïfi, l’ECA ha assistito a una crescita notevole, con un aumento dei membri di un impressionante 88% dall’inizio della stagione 2023/24.

Per il match Frosinone-Lecce, invece, secondo Murra “Entrambe vogliono vincere, mi aspetto tante occasioni”. Da una parte i padroni di casa, i giallazzurri 16esimi della classe con 23 lunghezze, dall’altra i salentini 14esimi a +1. All’andata, presso lo stadio ‘Via del mare’, i frusinati furono battuti 2-1 in un finale beffa: un minuto prima dello scadere del tempo regolamentare, Ramadani siglò la rete del vantaggio locale, complice una lieve deviazione di Monterisi che probabilmente ingannò Turati.

Una sfida palpitante e sempre sul filo di lana, con un finale che regalò gioia e intera posta in palio ai padroni di casa.

Ora gli uomini di Di Francesco hanno una voglia assurda di riscattarsi ma soprattutto di tornare a quella vittoria che manca da troppe giornate, nonostante anche buone cose fatte vedere in campo. I ciociari non vincono dal 21 gennaio quando saldarono il conto con il Cagliari, sconfiggendolo 3-1.

Intelligenza artificiale: estinzione o salvezza dell’umanità? Il caso ‘Sora’ di OpenAi

Fritz Lang lo aveva predetto con impressionante anticipo e monumentale visione futuristica nel suo capolavoro datato 1927. In Metropolis, fa il suo ingresso al cinema l’emblematico personaggio Maria-robot, percepita da tutti come umana.

L’intelligenza artificiale, gestita in maniera opinabile e fautrice di un domani distopico, ha sempre solleticato la fantasia di scrittori, registi e sceneggiatori: altri esempi passano per i replicanti di Blade Runner di Ridley Scott, per i cyborg e i supercomputer di Terminator di James Cameron, per gli esseri umani sconfitti dalle macchine in Matrix dei fratelli Wachowski.

Se fino a qualche tempo fa quelle pellicole fantascientifiche restavano appunto relegate nel mondo dell’immaginazione, ad oggi non è più così. E ci stiamo pericolosamente avvicinando a ciò che fino a poco fa era quasi impensabile.

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI) sta cambiando a velocità supersonica diversi aspetti del presente, a partire dal mondo del lavoro. E la cosa più paradossale, dopo aver fruito di tanti film che trattavano la tematica, a subirne le spese tra i primi potrebbero proprio essere gli addetti dell’industria cinematografica.

A mutare la pelle del mondo della settima arte ci potrebbe pensare il modello AI di OpenAi denominato ‘Sora’. Di qualche giorno fa la notizia ‘curiosa’ diffusa dal presidente di Consumerismo No Profit Luigi Gabriele, circa il nome con cui è stata battezzata questa intelligenza artificiale e che sembra quasi un omaggio alla rigogliosa città volsca bagnata dal Liri.

Così abbiamo intervistato l’esperto – consulente debitore in comunicazione pubblica e relazioni istituzionali ed esperto in economia e consumi, ospite fisso dei principali programmi radio e tv di Rai è Mediaset e dei principali quotidiani nazionali – per farci dare un’analisi lucida e approfondita dei benefici ma anche dei rischi e pericoli derivanti da questa tecnologia sempre più invasiva.

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