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Continua la battaglia contro il Biodigestore di Casal Selce: Daniele Amatizi & Marco Giovagnorio a Non solo Roma

“No al Biodigestore di Casal Selce”: comitati e associazioni incontrano l’ass. Alfonsi, ma finisce in polemica

Ospiti in collegamento Daniele Amatizi, portavoce “Consorzio Quarto Santa Lucia” & Marco Giovagnorio, Pres. Comm. Controllo Garanzia e Trasparenza del Municipio XIII

La protesta contro il Biodigestore di Casal Selce a Roma non si ferma: cittadini, comitati e associazioni continuano la loro battaglia per dire “no”. Nella giornata di ieri, lunedì 12 febbraio, si è tenuto un incontro pubblico con l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, che però finisce in polemica.

Erano presenti anche il Direttore Generale dell’AMAAlessandro Filippi e i comitati di Casal Selce, Castel di Guido, Cesano e Valle Galeria Libera. Un obiettivo ben preciso quello dei presenti: portare le lamentele dei cittadini all’assessora, così, poter avere delle risposte chiare su quanto accadrà a Malagrotta, dopo il devastante incendio, e ribadire il deciso No al Biodigestore.

“Lo scontro c’è stato da subito. Abbiamo contestato non tanto l’impianto in senso tecnologico quanto la localizzazione dello stesso. La Alfonsi ha esordito dicendo che esisteva già l’autorizzazione concessa per l’impianto di trattamento dei rifiuti organici proposto dall’amministrazione Raggi – si legge nella nota rilasciata dal Comitato di Casal Selce.

“Peccato che fosse per una diversa tecnologia (compostaggio vs. Biodigestione) e di diverse dimensioni (60.000 tonnellate/anno vs. 120.000). Abbiamo contestato la vicinanza a Malagrotta e di avere già sofferto per l’inquinamento prodotto da quella discarica che tanto è costato in termini di salute ai residenti in zona”.

Ne avevamo parlato già qui: “Non ci fermeremo. No al Biodigestore”

“Abbiamo notato un atteggiamento ostile e strafottente dell’assessora Alfonsi; – hanno detto Daniele Amatizi e Marco Giovagnorio – quello che doveva essere un confronto, di fatto non lo è stato: Alfonsi non ha risposto alle domande, ma abbiamo avuto la sensazione che volesse più che altro metterci di fronte al fatto compiuto. È stato molto diretta nel dire che il biodigestore si farà, spiegandoci anche il funzionamento. Noi sappiamo benissimo come funziona ed è proprio per questo che ci opponiamo, questa zona è già problematica di suo e l’impianto non farebbe altro che peggiorare la situazione”.

Insomma, tutto fa capire che si tratta di una battaglia molto lunga tra Amministrazione e Comitati.