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Monica Guerritore al Quirino di Roma con “Ginger & Fred”

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Monica Guerritore, celebre attrice italiana, debutta come regista, adattatrice e protagonista con lo spettacolo teatrale “Ginger & Fred” al Teatro Quirino di Roma. In scena fino al 21 gennaio, lo spettacolo prende ispirazione dal film di Federico Fellini e offre una nuova interpretazione della storia di Amelia e Pippo, interpretati da Guerritore e Massimiliano Vado.

La trama dello spettacolo di Monica Guerritore

La trama si svolge in uno studio di una improbabile tv privata, dove i due attori sessantenni vengono richiamati per partecipare a uno spettacolo natalizio.

Vestendo i panni di Ginger Rogers e Fred Astaire, devono affrontare la televisione commerciale e i meccanismi pubblicitari mentre cercano di rinverdire i loro successi passati.

L’ambientazione nello studio televisivo diventa il palcoscenico di una tragicommedia che esplora le illusioni dei protagonisti, confrontandole con la realtà di una televisione guidata da applausi a comando e ritmi pubblicitari.

La vicenda culmina in una esaltazione di un giorno straordinario, evidenziando la pietas di Fellini verso una umanità fatta di solitudine, piccole ambizioni e basse aspirazioni.

Il debutto alla regia

Monica Guerritore, nel suo ruolo di regista e adattatrice, porta una ventata di freschezza a questo classico cinematografico, dando nuova vita al materiale originale. Il debutto nazionale al Teatro Quirino rappresenta la prima tappa di una tournée che conta oltre quaranta date.

L’interpretazione di Massimiliano Vado, che sostituisce l’inizialmente previsto Pietro Bontempo, aggiunge una dinamica fresca alla performance. La regia di Guerritore mette in luce la realtà delle vite dei personaggi, trasformando la storia in uno spettacolo che va oltre la semplice caricatura televisiva.

La scelta di portare “Ginger & Fred” sul palcoscenico teatrale sottolinea la rilevanza e la versatilità della storia di Fellini. La visione di Guerritore si concentra sulla dimensione umana dei personaggi, esplorando le loro vite durante le ore di attesa, prima di essere utilizzati come caricature televisive.