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Speranza e Magrini, la procura chiede l’archiviazione. Le associazioni protestano: “è vergognoso” – Camelot – Puntata di Mercoledì 10 Gennaio 2024

Avrebbero taciuto gli effetti avversi dei cosiddetti vaccini Covid e non comunicato i dati sull’efficacia dei noti farmaci a mRNA. L’ex ministro della Salute Roberto Speranza e l’ex direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini sono indagati dalla Procura di Roma per svariati reati, tra cui l’omicidio plurimo. La Procura ha chiesto l’archiviazione, ma le associazioni denuncianti non ci stanno e sono scese in piazza per protestare e chiedere la prosecuzione delle indagini. La senatrice Bianca Laura Granato nel corso della tavola rotonda di Camelot, andata in onda, mercoledì 10 gennaio ha lanciato una forte accusa: “nella richiesta di archiviazione il pm ha scritto mere opinioni, senza motivare la sua decisione in base ad argomenti scientifici e giuridici. È vergognoso!”.

A denunciare la gestione della campagna vaccinale, oltre alla senatrice, furono l’associazione Avvocati Liberi, rappresentata dai legali Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano, il sindacato di Polizia OSA (Operatori sicurezza associati), il sindacato Finanzieri Democratici, il sindacato di Polizia LES, e Ascoltami, il comitato che raggruppa migliaia di persone danneggiate dai sieri Covid.
Le associazioni firmatarie della denuncia hanno deciso di scendere in piazza contro la possibile archiviazione di Speranza e Magrini. La manifestazione si è tenuta venerdì 12 gennaio a Roma, in piazzale Clodio. Erano presenti circa 300 persone nei pressi del palazzo della Procura.

Gli AIFA Leaks

L’apertura dell’indagine della Procura di Roma fu sollecitata dai cosiddetti AIFA LEAKS, ovvero i documenti interni dell’ente regolatore dei farmaci – l’AIFA appunto – svelati dalla trasmissione di Rete4 “Fuori dal Coro“. Secondo quanto mostrato nel corso di una puntata della trasmissione, nel gennaio 2021, dunque all’inizio della campagna di vaccinazione, i dirigenti di AIFA sapevano dei primi effetti avversi segnalati attraverso la farmaco vigilanza ma avrebbero messo tutto a tacere.
«Non conviene stuzzicare il can che dorme, per ora non si esce con niente». “11 segnalazioni su bambini allattati al seno. Togliamo?”, erano alcune delle comunicazioni date dai vertici istituzionali dell’ente di controllo del farmaco, che aveva invece l’obbligo di avvertire subito delle problematicità che stavano emergendo. Bisogna ricordarlo: in molti casi le reazioni avverse dei vaccini Covid hanno portato anche alla morte di tanti danneggiati.

“Così si uccide questo vaccino”

C’è poi il caso del vaccino Astrazeneca. Ad inizio del mese di marzo 2021 in molti paesi dell’Unione Europa venne sospesa la somministrazione del vaccino Astrazeneca a seguito di numerose segnalazioni di eventi avversi.
L’AIFA non seguì questa strada e preferì avviare un’indagine intera dalla quale emerse un eccesso di mortalità per problematiche cardiovascolari.
L’allora direttore generale Nicola Magrini, fedelissimo di Speranza, intervenne scrivendo ai suoi sottoposti in una mail interna, mostrata da Fuori dal Coro: “Mi sembra troppa enfasi a eventi non correlati? Sono solo queste le possibilità? Così si uccide questo vaccino”. La sospensione anche in Italia del vaccino Astrazeneca arrivò settimane dopo, con ritardo rispetto a quella di altri Paesi europei.
Sempre da una serie di mail interne sembrerebbe che Aifa, che dipende dal ministero della Salute, avrebbe omesso di indicare anche i dati sulla mancanza di efficacia dei vaccini. Non sarebbero state indicate le «segnalazioni su eventi avversi post vaccinali in persone già guarite dal covid»