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Roma, tenta furto di rame nel deposito Atac: la vigilanza dà l’allarme e lo fa arrestare

Fori imperiali suora derubata

Ancora predoni d’oro rosso in azione a Roma. Ieri sera, un cittadino straniero, insieme ad altri complici, si è introdotto in un deposito Atac in via Monte del Finocchio nella zona dell’Eur e ha tentato di asportare dei cavi in rame.

Roma, tenta furto di rame nel deposito Atac: la vigilanza dà l’allarme e lo fa arrestare

I ladri sono stati però sorpresi dal personale addetto alla vigilanza che ha allertato il 112 facendo scattare le manette per uno della banda. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma che hanno arrestato e portato l’uomo, un 40enne romeno, in caserma. L’episodio non ha comportato nessuna interruzione di pubblico servizio.

Tentano di staccare l’insegna di rame dell’hotel

La scorsa settimana di notte un altro colpo è stato tentato in via dei Prati Fiscali da tre uomini che avevano deciso addirittura di smontare le insegne di rame di un albergo. Il gruppetto è stato però notato dal personale dell’hotel che ha allertato il 112.

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Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione Viale Eritrea che hanno rintracciato, poco distante, tre uomini a bordo di una Bmw dove all’interno c’era un piede di porco, probabilmente usato poco prima per rimuovere l’insegna. I titolari dell’hotel hanno presentato formale querela e i tre sono stati denunciati a piede libero.

carabinieri arresto

Ladri d’oro rosso in trasferta da Roma

In trasferta da Roma la banda di ladri che a settembre aveva portato via in due colpi nella zona industriale di Terni, un bottino da oltre 100mila euro tra due automezzi, una bobina di cavo elettrico da 500 metri e circa 15 quintali di scarto di rame per un valore di 6mila euro.

Il gruppo 8 persone tra cui una donna di età compresa tra i 18 ed i 39 anni, tutti denunciati aveva come obiettivo le ditte impiantistiche della zona industriale della città umbra. I Carabinieri, partendo dall’analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona e dai riscontri del sopralluogo sono riusciti ad identificare parte dei responsabili e, successivamente, a ricostruire la composizione dell’intera batteria in trasferta da Roma per il tempo strettamente necessario per compiere il furto.