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Il punto sul campionato: volano Inter e Juventus. Il derby di Roma è senza padrone. Crolla il Napoli

Inter e Juventus provano la fuga, mentre tutte le altre rallentano. È stato un week end calcistico in cui le due di testa hanno fatto il loro e si sono staccate dal groppone delle inseguitrici, battendo rispettivamente Frosinone e Cagliari. 

Lo avevamo scritto qualche giorno fa che dalle gare di questo turno ci potevamo attendere delle sorprese, ma era davvero difficile ipotizzare il crollo del Napoli al Maradona contro l’Empoli. I campioni Italia crollano di fronte al proprio pubblico, generando tensione nella dirigenza, con De Laurentiis sempre più propenso a dare il ben servito a Garcia. Si valutano, infatti, in queste ore le alternative al tecnico francese: da Tudor a Mazzarri, a Cannavaro. Insomma, il Napoli è una polveriera e della meravigliosa squadra che lo scorso hanno ha messo in fila tutte le altre sembrano esserci rimasti solo i ricordi.

Di questo non possono che bearsi Inzaghi ed Allegri, che proseguono spediti la loro marcia apparentemente inarrestabile. Il Frosinone a Milano ha giocato una buona gara, ma quando vedi Di Marco realizzare un gol come quello che ha fatto, inizi a pensare che non è la tua giornata e che all’Inter quest’anno riesce tutto facile. Stesso discorso per il Cagliari con la Juventus. Allo Stadium i sardi fanno una buona gara e fino al 60’ tengono a freno l’irruenza bianconera, ma poi il fortino di Ranieri cede e due gol di due difensori centrali destano i sardi dal sogno di poter continuare la striscia positiva delle ultime settimane. 

Il pareggio nel derby di Roma, avido di emozioni e di agonismo, rimanda indietro nel tempo, alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, quando la stracittadina valeva una stagione in quanto l’obiettivo massimo per le due squadre era la qualificazione a quella che all’epoca si chiamava coppa Uefa. Sarri e Mourinho si abbracciano a fine gara come se si fossero liberati entrambi di un peso: perdendo, avrebbero affrontato le due settimane di sosta con il morale sotto le scarpe. E poi, guardando i risultati delle altre, il punto conquistato non è poi da buttare via, classifica alla mano.

Nelle zone nobili della classifica sorride solo la Fiorentina che, dopo tre sconfitte consecutive, torna a vincere e si porta a ridosso della zona Champions, ad un solo punto dal Napoli, battendo un Bologna mai domo che sembra dopo tanti anni poter dire la sua in questo campionato, grazie all’identità tattica che il bravo Thiago Motta è riuscito a darle. 

Male il Milan a Lecce e poteva andare malissimo se l’arbitro non avesse annullato (giustamente a termini di regolamento) un gol di Piccoli nel finale per un veniale fallo del centravanti su Thiaw. Sui social impazza l’hashtag #Pioliout: incredibile se si pensa che fino a qualche settimana fa il Milan era la squadra più accreditata al titolo, insieme ai cugini dell’Inter. 

Non ride nemmeno l’Atalanta che raggiunge in extremis l’Udinese con un gol di Ederson al 93’. La squadra di Cioffi imbriglia per bene quella del Gasp e non le concede praticamente nulla fino all’episodio finale.

Il campionato ora si ferma per gli impegni della Nazionale, chiamata a qualificarsi all’Europeo, ma gli occhi sono già puntati sul prossimo turno di campionato in cui lo scontro diretto di Torino fra Juventus e Inter sembra già uno spareggio scudetto. E le sfide Atalanta-Napoli e Milan-Fiorentina possono spiegarci meglio chi lotta per cosa, in questo affascinante campionato.