Home NOTIZIE SPORT Scommesse, parla l’avvocato di Zaniolo: “Mai puntato sul calcio”

Scommesse, parla l’avvocato di Zaniolo: “Mai puntato sul calcio”

Il caso scommesse nel mondo del calcio è deflagrato e si allarga giorno dopo giorno. Il primo è stato Fagioli, poi sono arrivati Tonali e Zaniolo, entrambi indagati, ed entrambi ascoltati mentre erano in ritiro con la nazionale italiana. Una bomba sul mondo del calcio, lanciata da Fabrizio Corona, ex re dei paparazzi, che annuncia ora altri nomi, come fosse un reality.

Il legale di Zaniolo fa chiarezza

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Tra i nomi emersi c’è quello di Zaniolo, ex gioiello della Roma, passato in Inghilterra. Della sia situazione ha parlato il suo legale Gianluca Tognozzi, intervenuto a Radio Sportiva: “Per quanto riguarda l’aspetto inerente la giustizia sportiva va precisato che non gli è stato notificato nulla, non è intervenuta in nessun modo la Procura della Federcalcio”.

E ancora: “Quest’ultima può intervenire solo se dovessero emergere delle scommesse sulle partite calcistiche, che a oggi non sono contestate in nessun modo. Lo stesso Zaniolo ha escluso categoricamente di aver scommesso su eventi di calcio”.

Una specifica importante: qualora fosse confermata, infatti, escluderebbe eventuali penalizzazioni a livello sportivo per Zaniolo, che sarebbe giudicato solo dalla giustizia ordinaria. Questo il punto su cui insiste il legale del calciatore.

Che aggiunge ancora: “È possibile che abbia fatto giochi di carte come poker o blackjack su piattaforme online illegali, senza sapere che lo fossero, ma chiariremo tutto. Se così fosse gli verrebbe comminata un’ammenda di qualche centinaia di euro”, ha evidenziato Tognozzi.

Tonali e Fagioli

Per quanto riguarda Tonali, secondo quanto emerso in queste ore, il centrocampista avrebbe dato piena disponibilità a collaborare. Così come ha già fatto Fagioli, il primo a autodenunciarsi. Marco Giordano, procuratore del centrocampista, intanto, respinge al mittente ogni accusa. “L’unica cosa che posso dire è che il nostro assistito aveva questi problemi pregressi alla firma con noi, la Caa Stellar – ha detto in un’intervista a Repubblica -. Eravamo in prossimità dell’estate e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di consigliargli di autodenunciarsi e curarsi. Nicolò è affetto da ludopatia, problema nato quando non eravamo noi gli agenti. Nonostante questo, abbiamo deciso di non lasciarlo solo. Quindi altro che mala gestione, lo abbiamo aiutato in tutti i modi. E devo dire che si è comportato in maniera esemplare da quando ha firmato con noi”.