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Infortunio Immobile, l’esito degli esami: quando torna

Immobile

Aggiornamento 12.50 – Immobile si è sottoposto questa mattina a una risonanza magnetica che ha confermato l’assenza di lesione ai flessori. Come riporta Sky Sport, svolgerà due giorni di lavoro personalizzato rientrerà in gruppo. Da valutare la sua presenza con il Sassuolo.

Ciro Immobile è tornato a Roma, ritroverà i compagni non convocati in nazionale a Formello. Si è preso qualche giorno di svago, è volato a Parigi con la famiglia prima del rientro nella Capitale. Gli è servito staccare un po’ la spina, l’ultima intervista rilasciata al Messaggero ha fatto rumore, potrebbe lasciare strascichi nell’ambiente biancoceleste.

Come sta Immobile

Ciro Immobile

Immobile deve recuperare dall’infortunio che lo ha tenuto fermo con l’Atalanta, e deve soprattutto ritrovare serenità. Ha vissuto un avvio di stagione complicato, ha segnato poco e per la prima volta alcuni tifosi lo hanno criticato. Non era mai successo prima, lui, il bomber da leggenda, è sempre stato l’idolo di tutti.

Per qualcuno, però, è in fase calante. Lo si è letto sui social: alcuni tifosi hanno invocato la panchina, in attesa di tempi migliori. Il resto della tifoseria, però, gli rimane vicino. Lo dimostra lo striscione esposto in curva nord in sua difesa.

Eppure, le parole di quella frangia di tifosi sembra averlo colpito, offeso. Tanto che, al Messaggero, ha rivelato che ora come ora, forse, avrebbe accettato l’offerta proveniente dall’Arabia che gli è arrivata in estate.

Punta il Feyenoord

Non è un buon momento per Immobile, anche dal punto di vista fisico. Una noia muscolare gli ha impedito di scendere in campo nell’ultima gara con l’Atalanta vinta dai biancocelesti. Lavorerà in questi giorni per recuperare, anche se sembra difficile il suo ritorno in campo con il Sassuolo. Più probabile rivederlo nella lista dei convocati per il Feyenoord.

Le parole di Immobile

Queste le parole di Immobile, nell’intervista al Messaggero, che hanno scosso l’ambiente laziale: “Arabia? È una soluzione che avevo preso in considerazione quest’estate quando era arrivata qualche offerta, poi però ho deciso di rifiutarla per la Nazionale e la Champions. Dopo un inizio di campionato così, qualche domanda me la sono fatta, specialmente dopo le critiche di alcuni, fortunatamente non tutti, che non hanno visto e apprezzato il gesto ma hanno subito presentato il conto. Questo mi fa male, anzi mi fa vacillare”.

“Ora il mio pensiero non è più lo stesso di luglio. Alcuni giorni, quando ero più giù di morale, ho pensato “era meglio se me ne andavo”. Chiudere la carriera alla Lazio? In questo momento dico sì e no. Non vorrei rispondere al volo, ci sto pensando da un po’ con la mia famiglia. Intanto devo tornare in forma e in campo al meglio. Una volta che ci sarò riuscito, potrò decidere davvero. Ora direi di no perché sono in un periodo negativo e sono infortunato, ma se avessi fatto 20 gol direi sì. Quindi la mia decisione non deve essere dettata dal momento”, ha detto.