Home NOTIZIE ATTUALITÀ Stazione Termini, cambiano i posteggi dei taxi: dove saranno

Stazione Termini, cambiano i posteggi dei taxi: dove saranno

immagine di repertorio

Cambiano i posteggi dei taxi alla stazione Termini di Roma. Non più in piazza Cinquecento, ma in un nuovo molo taxi dello scalo ferroviario. Come riporta Il Corriere della Sera, lo spostamento non sarà immediato. Fino alla fine del mese, infatti, i taxi rimarranno in piazza, ma saranno dirottati su un corridoio apposito, vicino agli attuali stalli.

Le cose cambieranno a fine mese, quando inizieranno i lavori del nuovo stallo dei taxi a termini. I tassisti, a partire da novembre, lasceranno i passeggeri in via Marsala e marceranno su due file, tra l’incrocio con via Solferino e l’ingresso della stazione. Cos’ le strisce blu saranno sostituite da stalli provvisori per i taxi, 43 in tutto.

Termini, percorso dedicato ai pedoni

taxi.Imago scaled

Emerge dalla relazione dei tecnici di Anas in commissione capitolina Mobilità, presieduta da Giovanni Zannola (Pd) – riporta ancora il Corriere della Sera – , che saranno separati i flussi di passeggeri destinati al Tpl su gomma. Secondo Giampiero Rocca di Usb Taxi, “ci sarà un grande caos. Il numero delle auto bianche a Termini sarà notevolmente ridotto e la circolazione sarà rallentata in un’area già molto congestionata: sarà un ulteriore disincentivo a effettuare il servizio taxi alla stazione”.

Nel futuro, quando a dicembre del 2024 i cantieri saranno chiusi, piazza dei Cinquecento apparirà come un’isola pedonale dotata di aree verdi. Sarà prevista la realizzazione di un percorso dedicato ai pedoni, con un potenziamento dell’illuminazione dai 20 lumen attuali ai 40 lumen e l’installazione di panchine anti-bivacco.

Taxi, la situazione a Roma

La situazione a Roma, intanto, è sempre incandescente. Cittadini e turisti lamentano l’assenza delle auto bianche, i tassisti danno la colpa alle difficoltà della viabilità nella Capitale. Lunedì scorso i tassisti hanno scioperato per 24 ore e manifestato a Roma, a Piazza Pia.

Il sindacato Usb, promotore dello sciopero, in una nota, ha spiegato così i motivi che portano allo sciopero: “A un anno dall’insediamento del Governo Meloni come USB-TAXI insieme ad altre sigle, abbiamo proclamato uno sciopero di 24 ore per una serie di motivi. La causa scatenante è il Decreto Asset, un provvedimento Omnibus (quei “contenitori minestrone” dove la politica c’infila di tutto), predisposto non a caso nel periodo estivo, con tempi di approvazione contingentati, 60 gg.

Così oltre ai Taxi (art.3), troviamo: un tributo (di gran lunga inferiore alle dichiarazioni) riguardante i superprofitti bancari, misure che dovrebbero contenere i prezzi dei voli, i lavoratori Alitalia, gli aiuti per i territori colpiti da catastrofi naturali, il granchio blu, il vino, i microprocessori, la difesa del made in Italy, e tanto altro. Ovviamente questa misticanza legislativa rende difficile il contrasto delle varie misure, specie perché così come d’abitudine i decreti di questo tipo arrivano “blindati” pronti alla votazione di fiducia.

Un meccanismo che a più riprese ha sollevato osservazioni perfino dal Presidente della Repubblica che ha chiesto in diversi interventi di farne un uso meno “ampio””.