Qui la copertina della puntata di Extra “L’incendio nell’Rsa di Milano è stata solo una tragica fatalità?”
“Come spesso capita in Italia c’è voluta una tragedia per accendere i riflettori su un settore strategico del sistema assistenziale e sul rispetto delle regole di sicurezza. L’incendio scoppiato la scorsa settimana nella RSA “Casa per coniugi” che a Milano è costato la vita a 6 degenti con altri 81 intossicati, ha rilanciato i dubbi su quanto siano garantiti gli standard minimi di assistenza e protezione per le persone che vengono ricoverate in queste strutture: nel caso specifico l’inchiesta è ancora in corso e soltanto la magistratura nelle prossime settimane potrà fare piena luce sull’accaduto ma intanto nelle ultime ore in base alle prime testimonianze sarebbero già emerse irregolarità e lacune da parte della cooperativa che gestiva la residenza sanitaria di proprietà del comune di Milano.
Se per capire la dinamica del rogo gli inquirenti si sono subito concentrati sulle misure di sicurezza, alcune testimonianze dicono che c’era poco personale e la notte della tragedia nessun medico era in servizio. Dettagli da verificare ma importanti per far luce su quanto accaduto e poi individuare i responsabili. Ma per una tragedia come quella di Milano, quante strutture sanitarie ogni giorno operano senza garantire il rispetto dei livelli minimi di assistenza sanitaria o il rispetto delle basilari norme di sicurezza?
La domanda lecita non dovrebbe interessare soltanto la magistratura o la politica che ora, ovviamente, polemizza su quanto accaduto. I primi a interrogarsi dovrebbero essere i famigliari che decidono di affidare i propri congiunti a queste strutture protagoniste negli ultimi decenni di un vero e proprio exploit complice anche l’aumento della popolazione anziana e l’impossibilità per molte famiglie di accudire in casa un proprio congiunto anziano o bisognoso di adeguata assistenza.
Le cronache spesso riferiscono di ospizi lager, strutture dove addirittura il personale infierisce sugli ospiti: sono i casi più eclatanti, che spesso emergono su segnalazioni di parte o controlli dei Nas; sono sicuramente l’eccezione in una rete assistenziale che quotidianamente invece assiste in modo ottimale i pazienti ma i problemi di organizzazione ci sono e secondo le associazioni sindacali possono davvero minare la qualità dell’assistenza per ospiti e degenti.”
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