Dopo l’ennesimo episodio di violenza scappa e cerca rifugio per lei e il suo bambino. Ad accogliere una donna vittima dei maltrattamenti del compagno sono stati gli agenti del Comando di Polizia Locale di Ciampino. La donna cittadina e residente in uno Stato dell’Europa dell’Est, non parla italiano e per raccontare l’incubo in cui era costretta ha dovuto usare un traduttore istantaneo.
Il racconto delle violenze e ricatti sessuali
E’ servito tempo ai poliziotti municipali, con l’aiuto di un’assistente sociale e di una interprete, per ricostruire l’intera vicenda. La donna ha raccontato fra le lacrime, che il proprio convivente, pur conducendo una vita esteriormente tranquilla, agiata ed equilibrata, all’interno delle mura domestiche aveva un atteggiamento dispotico e prevaricatore.
Violenze morali, ricatti economici e sessuali, fino alle percosse fisiche che si ripetevano anche alla presenza del figlio piccolo, fino alla decisione di denunciare.
Il ritorno in patria con il figlio
La Polizia Locale di Ciampino, una volta acquisita la notizia di reato, ha garantito la sicurezza della donna e del figlio minore, durante le operazioni di acquisizione degli elementi istruttori e durante la redazione degli atti giudiziari. Al termine delle attività, il personale del Comando, grazie alla stretta collaborazione con gli Ufficiali ed Agenti di polizia giudiziaria della Polizia di Frontiera aerea (Polaria) dell’Aeroporto di Ciampino, ha garantito l’immediata assistenza consentendo in poche ore l’imbarco ed il viaggio in sicurezza della donna e del bambino verso la loro residenza.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Velletri hanno permesso di delineare un chiaro quadro accusatorio pur non dovendo adottare nell’immediatezza provvedimenti specifici tenuto conto dell’allontanamento spontaneo della donna.
