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Fontana di Trevi, Gualtieri dopo il blitz degli ambientalisti: “Butteremo 300mila litri d’acqua. Ora basta”

Uno spreco da 300mila litri d’acqua. E’ il bilancio del blitz ambientalista di Ultima Generazione che oggi ha “assaltato” la Fontana di Trevi e versato nell’acqua del carbone vegetale. La fontana che ha un sistema di riciclo d’acqua, dovrà infatti essere svuotata dopo il blitz. Oltre a “costare tempo e impegno” costerà un bene prezioso, l’acqua che riempie la fontana: circa 300 mila litri. A sottolineare la contraddizione tra un’azione che si definisce ambientalista e le conseguenze è stato il sindaco Roberto Gualtieri che si è recato sul posto per verificare di persona i danni subiti dalla storica fontana.

Gualtieri: Buttati 300 mila litri d’acqua. Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico

Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. – ha commentato Gualtieri – Fortunatamente la prima stima è che non dovrebbero esserci danni permanenti perché la vernice nera si è depositata tutto attorno al materiale di impermeabilizzazione, non sul marmo, e dovrebbe essere possibile rimuoverla senza danni permanenti”.

 
”L’intervento sulla fontana sarà significativo, costerà tempo, impegno e acqua – ha spiegato il primo cittadino – perché questa è una fontana a riciclo d’acqua. La dovremo svuotare, buttando via 300 mila litri d’acqua, che è la capienza della fontana. Rivolgo un appello agli attivisti: non fate interventi di questo tipo. Si può protestare, è legittimo, persino doveroso. Ma non con un metodo sbagliato, pericoloso e dannoso, che colpisce beni comuni preziosissimi come i nostri monumenti. Si rischia di danneggiare i monumenti e si costringono le pubbliche amministrazioni a interventi di ripristino costosi, con molto spreco d’acqua. È del tutto controproducente rispetto alla battaglia. Se poi per ripristinare si danneggia l’ambiente dal punto di vista comunicativo c’è una evidente contraddizione”. 

Sangiuliano: “Da eco-vandali rituale stanco. Ci costituiremo parte civile”

Unanime la condanna del blitz da parte delle istituzioni. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha annunciato che il dicastero si costituirà parte civile.

“Quello degli attacchi ai monumenti da parte degli eco-vandali sta diventando un rituale stanco che, purtroppo però, ha un costo economico per i cittadini e forse provoca anche danni” ha dichiarato Sangiuliano.

“Non è un caso che le centinaia di turisti presenti davanti alla Fontana di Trevi abbiano espresso il loro disappunto per questo ennesimo atto sconsiderato. Ci costituiremo parte civile anche in questo processo. Sono sicuro che il Parlamento vorrà presto varare il provvedimento che farà pagare a costoro gli ingenti costi che ogni volta la collettività sostiene” ha concluso il ministro della Cultura.