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Striscioni rubati ai Fedayn, dopo il blitz degli ultrà della Stella Rossa è caccia al basista

immagine da internet

Nessuno scioglimento all’orizzonte per il gruppo ultrà giallorosso dei Fedayn ma è forte il timore che possano scattare delle vendette per il furto degli striscioni portati via in un blitz andato in scena a piazza Mancini sabato scorso dopo la partita Roma-Empoli.

L’imperativo è recuperare gli stendardi storici. Su tutti lo striscione fatto per i 50 anni del gruppo e quello della “Brigata Roberto Rulli”. Simboli conservati in una sacca strappata ai Fedayn nell’assalto degli hooligans della Stella Rossa di Belgrado.

Tante le ipotesi che circolano nel mondo degli ultras: dalla vendetta su commissione per “riparare” la figuraccia fatta dai partenopei, gemellati con la squadra di Belgrado, durante gli scontri sull’A1 quando sono stati tenuti a bada dai tifosi romanisti in evidente inferiorità numerica: 50 contro 200. Una voce sulla quale però per ora non ci sarebbero conferme. Resta da capire se possa esserci una talpa interna, un traditore che ha collaborato al furto. Ma anche qui nessun riscontro.

Certo è che gli hooligans della Stella Rossa hanno rivendicato il gesto e sono pronti ad affrontare reazioni dei tifosi romanisti che sono intenzionati a riportare a casa gli striscioni. Cercando, riporta La Repubblica, anche di scoprire il basista che avrebbe dato informazioni. Dagli ultras di Belgrado il messaggio è inequivocabilmente provocatorio: “vuoi provare ad attaccarci, stai sicuro che noi sappiamo già che sei lì. Nessuno ci sorprende mai: siamo serbi e siamo combattenti”. (eg)