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Il rischio dei vigili di Roma: rimarranno senz’arma? Non si può dare sicurezza senza essere in sicurezza

È stato lanciato un allarme dal Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale su quanto sta accadendo nel Comando di via della Consolazione. I vigili di Roma rischiano di rimanere senza arma. Un problema legato al dove poter effettuare gli accertamenti sanitari sui requisiti psico fisici necessari per poter rinnovare il porto d’arma.

Ogni quattro anni infatti il regolamento impone loro il rinnovo del porto d’arma, un regolamento che riguarda solo i vigili di Roma. “Come denunciamo da tempo – specifica a RomaToday il segretario romano del SULPL, Marco Milani – il problema è che la verifica negli anni scorsi veniva effettuata dalle strutture sanitarie della Polizia di Stato, in convenzione con Roma Capitale. Questa convenzione purtroppo è scaduta da anni nella più totale inerzia del Comando Generale del Corpo”. Giunte così al termine anche le proroghe concesse durante la pandemia, tutto il meccanismo si è inceppato arrivando al punto che centinaia di vigili a Roma rischiano di trovarsi senza arma.

Dare sicurezza senza essere in sicurezza però è un serio problema. “Con un calendario fortissimo di appuntamenti per la riconsegna dell’arma e la mancanza di qualsivoglia indicazione al personale su se e come ottenere diversamente un certificato di idoneità – sottolinea Milani – ci troveremo a breve con il Corpo di polizia cittadina completamente disarmato, quello stesso Corpo cui però si continuano a richiedere servizi delicati, quali sgomberi di appartamenti occupati, piantonamenti ed interventi presso i campi nomadi e servizi di controllo notturni”.

Ci si rivolge con un appello al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, “affinché affronti una volta per tutte la miriade di problemi che affliggono il Corpo e che, con indirizzi politici certi e dirigenze capaci, smettano di farlo apparire ogni giorno più simile ad una nave senza nocchiero”.

“A poco più di un anno dal suo insediamento il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non riesce a fornire risposte concrete tanto al corpo quanto ai cittadini” – tuona il consigliere comunale di FdI, Stefano Erbaggi. “È necessario affrontare subito le difficoltà della Polizia Locale e porvi rimedio fissandole in agenda, magari al posto delle ospitate in programmi televisivi e radiofonici. Prima delle ‘suonate’ da Fiorello, pensi alle priorità della città”.