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Rapinato nel centro di Roma morde e mette in fuga i banditi che perdono il telefono: arrestati

Rapinato nel centro di Roma morde e mette in fuga i banditi che perdono il telefono: arrestati
immagine di repertorio

Aggredito alle spalle nell’androne del palazzo morde e ferisce i banditi che tentavano di rapinarlo mentre tornava a casa nel centro di Roma. Così la vittima si è difesa riuscendo a mettere in fuga i rapinatori che però hanno perso per strada un telefono con il quale sono stati identificati.

Rapinato nel centro di Roma morde e mette in fuga i banditi che perdono il telefono: arrestati due 29enni

Indagine lampo della polizia che nelle scorse ore ha arrestato due 29enni italiani per tentata rapina aggravata e lesioni personali e un terzo uomo per spaccio. Quest’ultimo avrebbe aiutato uno dei due giovani a nascondersi e durante la perquisizione è stato trovato con quasi un etto di droga tra marijuana e hashish.

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I fatti risalgono allo scorso 10 marzo, quando gli investigatori del commissariato Esquilino hanno raccolto le dichiarazioni di una vittima di tentata rapina perpetrata poco prima.

Aggredito alle spalle nell’androne del palazzo, si difende e ferisce uno dei rapinatori

L’uomo ha raccontato che mentre rientrava, nel cuore della notte, all’interno dell’androne del palazzo in cui abitava, è stato aggredito alle spalle da due uomini con pugni al volto e al torace per prendergli soldi e cellulare.

E’ iniziata così una vera e propria colluttazione, nel corso della quale i due aggressori sono riusciti a strappare la tasca della giacca, frugando poi all’interno, senza tuttavia riuscire prendere nulla.

La vittima, nel tentativo di difendersi, ha morso un dito ad uno dei due uomini e colpito con un pugno l’altro, ferendolo con le chiavi che aveva in mano. A quel punto i due aggressori sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce.

Il cellulare trovato per strada

Fondamentale nelle indagini il telefono cellulare trovato in via Mecenate, una delle strade vicine al luogo della tentata rapina che i due uomini hanno percorso durante la fuga. Insieme ad altri riscontri investigativi è stato così possibile risalire all’identità dei due aggressori.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, hanno consentito al pm di chiedere ed ottenere, dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, l’emissione di una misura cautelare a carico dei 29enni. Mentre l’ordinanza è stata notificata inizialmente solo a uno dei due uomini, il complice si è reso irreperibile ed è stato rintracciato il giorno dopo a Tivoli.

In manette anche un amico per spaccio: l’avrebbe aiutato a nascondersi

Durante le indagini per rintracciare il secondo aggressore è stata inoltre perquisita a Palombara Sabina l’abitazione di un 49enne amico del “ricercato” il quale avrebbe aiutato il 29enne a nascondersi. All’interno del veicolo di proprietà di quest’ultimo, sono stati trovati marijuana e hashish per un totale di circa 90 grammi.

L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La Procura di Tivoli ha chiesto ed ottenuto dal Gip la convalida dell’arresto. A suo carico è stata inoltre inviata alla Procura un’informativa di reato per favoreggiamento.