Oltre 700 vigili rischiano di pattugliare le strade di Roma completamente disarmati, perché a privare gli agenti della pistola rischia di essere un singolare guazzabuglio burocratico. È la situazione denunciata di recente dai sindacati della polizia locale: sono centinaia i vigili romani che dovrebbero effettuare la visita di idoneità alla detenzione della pistola, ma sono impossibilitati a svolgerla presso le strutture mediche della polizia di Stato e dell’ospedale militare del Celio. La norma, che prevede controlli triennali e ritenuta obsoleta dai sindacati, è praticamente inattuabile nei tempi necessari: dall’inizio della pandemia, ha avuto luogo una corsa all’individuazione di strutture disponibili ad effettuare le visite, con scarso successo. Il risultato è che circa 750 agenti, con idoneità in scadenza a partire da gennaio 2022, rischiano di doverla riconsegnare a breve l’arma. I sindacati chiedono così al sindaco Gualtieri di aprire un tavolo di confronto, volto al superamento delle visite periodiche, per evitare che lo stato di inerzia privi la Capitale di un adeguato livello di sicurezza cittadina.
