Home NOTIZIE CRONACA Roma, tre vigili arrestati nell’ambito di un sistema di corruzione

Roma, tre vigili arrestati nell’ambito di un sistema di corruzione

immagine di repertorio

Da soldi in contanti a favori di diverso genere, da inviti a cena a regalie varie come buoni benzina, doni natalizi, perfino prosciutti. Un sistema ben oliato e fiorente che faceva ricorso ad una pluralità di oboli e strumenti di gratificazione, in base agli interlocutori di turno, che spaziavano dai gestori di Hotel ai mafiosi, passando persino per un fruttivendolo e un carrozziere. Dietro il caso dei tre agenti di Polizia locale arrestati nel gruppo Tuscolano, insieme ad un funzionario del VII Municipio quello che emerge è un mondo articolato di corruzione sistematica. I vigili in cambio di denaro avrebbero favorito le pratiche dei clienti dello Studio tecnico Mari, facendo “soffiate” in anticipo sulle ispezioni, chiudendo un occhio durante i controlli su palesi irregolarità. A tenere i fili però ci sarebbero Bruno e Cinzia Mari, fratello e sorella geometri e titolari dello studio. Video e intercettazioni telefoniche li inchioderebbero: a destare scalpore soprattutto quelle che evidenziano i rapporti con il clan Casamonica, in particolare Angelo e la sorella Laura. Conversazioni durante le quali non si farebbe mistero su cifre da elargire, modalità di scambio e divisioni fra i soggetti di un gruppo che il gip Corrado Cappiello ha definito un vero sodalizio criminale.