Home NOTIZIE CRONACA A fuoco lo stabilimento rivale a Sabaudia: arrestate mamma e figlia modella

A fuoco lo stabilimento rivale a Sabaudia: arrestate mamma e figlia modella

Roma, 17enne rapinato all'Eur dopo una serata in discoteca:
pattuglia dei carabinieri

Rivalità nel business turistico tra lidi del litorale pontino. Ci sarebbe un movente economico dietro al rogo che ha distrutto nella notte tra il 5 e il 6 gennaio scorso lo stabilimento balneare Dune 31.5 sul lungomare di Sabaudia. Un rogo doloso che ha portato all’arresto di quattro persone: due mandanti e due esecutori. Le mandanti madre e figlia sono agli arresti domiciliari mentre per i due 30enni accusati di aver dato fuoco al lido sono stati disposti gli arresti in carcere.

Le due donne, madre e figlia che lavora anche come modella e fotomodella freelance, residenti a San Felice Circeo con una attività di noleggio di sdraio e ombrelloni, avrebbero pagato 500 euro ai due giovani per incendiare lo stabilimento rivale. L’obiettivo sarebbe stato scoraggiare l’imprenditore vittima del rogo ad ingrandire l’attività sulla porzione di spiaggia che volevano per loro.

Le due donne sono titolari di una concessione per il noleggio di sdraio e ombrelloni cessata a seguito di ripetute violazioni accertate dai Carabinieri Forestali del Parco di Fogliano che era stata recentemente riaperta in un’altra località del lungomare sabaudo. Un cambio di location evidentemente non gradito. Tanto che avrebbero quindi minacciato chi su quel pezzetto di litorale poteva ingrandire il proprio volume d’affari. Per farlo avrebbero assoldato due giovani, pagati 500 euro appiccare l’incendio. (eg)