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Sabaudia, 4 arresti per l’incendio allo stabilimento Dune 31.5: pagati 500 euro per appiccare il fuoco

immagine di repertorio

Sarebbero bastati 500 euro a due ragazzi per dare alle fiamme uno stabilimento balneare a Sabaudia in provincia di Latina. I Carabinieri hanno arrestato quattro persone del luogo, due donne e due uomini, ritenute mandanti e esecutori dell’incendio dello stabilimento balneare ‘Dune 31.5’, sul lungomare pontino, avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 gennaio scorso.

Dopo aver appurato che anche l’impianto di allarme e videosorveglianza era andato distrutto nell’incendio, le indagini dei carabinieri si sono concentrate nell’area intorno allo stabilimento dove è stata infatti trovata una bottiglia con residui di liquido infiammabile. Gli accertamenti sul reperto sono serviti da subito ad escludere diverse persone, tra cui i titolari vittime del rogo e i titolari degli stabilimenti e chioschi limitrofi.

I mandanti dell’incendio

I sospetti degli investigatori e le indagini svolte hanno poi permesso di appurare “come l’incendio sia effettivamente stato commissionato dai titolari di una concessione per noleggio di sdraio e ombrelloni cessata a seguito di ripetute violazioni accertate dai Carabinieri Forestali del Parco di Fogliano e recentemente riaperta in altra località del lungomare sabaudo, e che avrebbe già avuto diversi screzi con i titolari dello stabilimento incendiato”.

500 euro per dar fuoco allo stabilimento

Le ulteriori indagini dei Carabinieri hanno permesso, inoltre, di individuare in un giovane del posto l’autore dell’incendio che, insieme ad un altro ragazzo, per 500 euro, avrebbero materialmente dato fuoco allo stabilimento, per poi allontanarsi mentre lo stesso bruciava. I mandanti si trovano ora ai domiciliari, mentre gli esecutori sono stati portati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Latina. (eg)

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