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Caro bollette, nella vetrina di un bar un manichino impiccato con un cartello al collo: “È arrivata la bolletta!”

Foto dalla pagina Facebook del bar Big Mamy Bar

Un manichino impiccato con un cartello appeso al collo con scritto  “è arrivata la bolletta!”. Così il bar “Big Mamy” di via Orvieto, in zona San Giovanni, ha deciso di protestare contro i rincari. La proprietaria dell’attività, Laura Ramoni, con un atto simile ha voluto per prima cosa sensibilizzare chi non fa questo lavoro.

«Da quando le spese sono aumentate – racconta la proprietaria – anche noi abbiamo dovuto alzare il prezzo di caffè e cappuccino di 10 centesimi. Una differenza minima, eppure alcuni clienti si sono lamentati». Quel cartello appeso al collo del manichino rappresenta una situazione che in molti stanno vivendo. Quando Laura Ramoni ha aperto la busta che conteneva la bolletta della luce, ha visto che l’importo era quasi triplicato.  Circa 2600 euro invece dei soliti 900/1000.

Non si può dimenticare ciò che i ristoratori, come tanti altri, hanno vissuto durante la pandemia. Questi rincari, sommati alle perdite dovute a quasi due anni di chiusure, pesano in maniera gravosa sull’andamento di un’attività. Ber il “Big Mamy” ogni giorno sembra un giorno per sopravvivere. «Prima pagavo 3mila euro al mese di affitto, ora 3400 per recuperare gli arretrati». Si cerca di stringere i denti per andare avanti, «Abbiamo dovuto licenziare due persone – spiega – teniamo una fila di luci spente, ma non basta. Serve un intervento decisivo del governo».