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Mondo Convenienza, multa da 3,2 milioni dall’Antitrust: prodotti difettosi e mancata assistenza

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Mondo Convenienza è finita da alcuni mesi al centro dell’attenzione dell’Antitrust, che di recente ha comminato una multa di 3,2 milioni di euro per comportamenti scorretti legati alle consegne di prodotti difettosi e alla scarsa assistenza post-vendita. L’autorità ha evidenziato la frequenza delle consegne incomplete o non conformi agli ordini, ostacolando i diritti dei consumatori. Secondo i documenti dell’Antitrust, la catena ha ricevuto circa 600.000 reclami nei primi dieci mesi del 2023, principalmente riguardanti l’integrità dei prodotti e l’assistenza.

Multa milionaria a Mondo Convenienza: il motivo

L’Antitrust ha rivelato che Mondo Convenienza ha trascurato di risolvere i problemi legati alle consegne di prodotti non completi o non conformi agli ordini.

La catena ha imposto limitazioni ai reclami post-vendita, riducendo la libertà di scelta dei consumatori. Tra gennaio e ottobre 2023, sono stati segnalati oltre 600.000 reclami, di cui 165.000 riguardavano la richiesta di assistenza.

Queste infrazioni hanno compromesso la fase cruciale del rapporto di consumo, ossia la corretta esecuzione del contratto di vendita e l’assistenza post-vendita.

Reazioni dei consumatori

L’Antitrust ha sanzionato Mondo Convenienza per i suoi comportamenti scorretti, ma l’azienda sostiene di aver già adottato misure correttive per migliorare la qualità dei servizi.

I consumatori si sono detti soddisfatti della decisione dell’Antitrust, evidenziando l’importanza di una buona assistenza post-vendita.

“Con la multa odierna l’Antitrust ha sanzionato una serie di comportamenti scorretti a danno dei consumatori, a dimostrazione dell’importanza della fase post-vendita sulla quale le aziende operanti in Italia devono impegnarsi e investire di più per garantire la soddisfazione dei consumatori, oltre che il rispetto dei diritti degli utenti” ha commentato il Codacons.

L’Unione nazionale dei consumatori (Unc) ha sottolineato che “è fondamentale che l’acquirente, in caso di difetti o problemi, sia prontamente assistito, ad esempio sostituendo subito il prodotto non corrispondente all’ordine. I diritti sulla garanzia di conformità sono sacrosanti e non possono in alcun modo essere ostacolati, con scuse varie e arrampicandosi sugli specchi. Lo stesso vale per il rimborso in caso di recesso”.

Secondo il Codice del consumo, “in caso di di mobili difettosi il venditore è responsabile verso il consumatore per ogni difetto di conformità che sussiste al momento in cui il bene viene consegnato e che verificato il difetto, può chiedere la riparazione o la sostituzione dei mobili, senza dover sostenere costi aggiuntivi” ha ricordato Federconsumatori.