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Ospedali Covid, cosa è successo con intubazioni e sedativi ai pazienti Covid – Camelot – Puntata di Mercoledì 17 Aprile 2024

 

Che cosa è accaduto negli ospedali Covid durante il periodo dell’emergenza sanitaria? Siamo sicuri che i protocolli ospedalieri attuati durante l’emergenza siano stati sempre in linea con i principi etici della scienza medica?

Un’indagine pubblicata sul Wall Street Journal nel maggio 2020 mise in luce come in molti casi la pratica della ventilazione meccanica potesse essere pericolosa per i pazienti. I medici di un ospedale londinese si accorsero che pazienti affetti da Covid in stato avanzato avevano livelli di ossigeno nel sangue bassi, tali da dover procedere, come da protocollo, alla ventilazione assistita. Quei pazienti, però, riuscivano a respirare benissimo ed erano svegli e coscienti: i medici quindi decisero di non seguire il protocollo, sollevando così diversi dubbi sulla bontà di ventilazione e intubazione per molti dei pazienti Covid.

Ci sono poi le denunce di Lesley Roberts, l’infermiera scozzese che ha avuto il coraggio di denunciare il governo e la premier Nicola Sturgeon. Ascoltata dalla Commissione d’inchiesta Covid istituita e operante nel Regno Unito, l’infermiera ha ricevuto l’ordine di non diffondere le informazioni in suo possesso sui protocolli medici ospedalieri.

L’infermiera avrebbe rivelato che a pazienti Covid, non necessariamente in stato terminale, siano stati somministrati farmaci sedativi in grado di condurre alla morte. Sotto accusa sarebbero alcune linee guida diramate dall’Istituto nazionale per la salute e l’eccellenza sanitaria scozzese, il cui acronimo è NICE, che in inglese – ironia della sorte – significa bello. Il discusso protocollo con sedativi è stato soprannominato dalla stampa scozzese con il nome di protocollo della morte.

In Italia sono state diramate indicazioni per la somministrazione di morfina e sedativi come il Midazolam a pazienti con dispnea e in stato terminale. Alla luce dell’indagine scozzese di cui – è bene ricordarlo – non si conoscono ancora gli esiti, sorge il dubbio se in Italia e nel resto del mondo sia sempre stato fatto tutto in base al principio etico del “primum non nocere”, prima regola del giuramento di Ippocrate che tutti i medici dovrebbero osservare e che tradotto dal latino significa: “per prima cosa non procurare danno, non nuocere, al paziente”.

Per ricostruire la verità di quanto accaduto nella gestione dell’emergenza Covid, occorrebbe indagare a 360 gradi, facendo chiarezza anche su quanto accaduto negli ospedali durante la fase emergenziale.
A Camelot intervengono: la dottoressa Barbara Balanzoni e il giornalista Andrea Zambrano. Raccontiamo poi la storia di Jessica, una giovane donna colpita da effetti avversi dopo la vaccinazione.