Un Dante mai visto prima, immaginato da un’intelligenza artificiale. Dal 22 marzo al 28 aprile, al Maxxi di Roma, viene presentato un originale racconto dell’inferno di Dante e Virgilio tramite una serie di immagini generate dall’intelligenza artificiale dell’artista Riccardo Boccuzzi.
Il progetto, denominato “Inferno Artificiale”, curato da Elisabetta Bruscolini, costituisce un significativo esempio delle potenzialità e delle implicazioni dell’intelligenza artificiale nel contesto culturale.
Dante al MAXXI come non si è mai visto
La mostra, realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura e con il patrocinio dell’Università di Tor Vergata, è dedicata soprattutto ai giovani e alle scuole. Comprende un percorso di 169 immagini, di cui 21 stampe in grande formato di alta qualità, e altre presentazioni in supporto audiovisivo, video animati e materiali didattici.
Attraverso volti distorti e indefiniti, ambientazioni avvolte dal mistero e atmosfere dai colori crudi, “Inferno Artificiale” propone una sequenza di opere coerenti dal punto di vista filologico e stilistico, caratterizzate da uno stile che si muove tra il gotico e il fantasy. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare il dialogo con un algoritmo e di comprendere come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per creare, nel tentativo di esplorare al meglio l’interazione con le nuove tecnologie, rivelando curiosità e prospettive future.
Inoltre, la cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri viene narrata integralmente attraverso un percorso visivo e multimediale, offrendo così una nuova interpretazione dell’opera. Ventuno opere stampate in grande formato e altre presentate su supporto audiovisivo, insieme a video animati e estratti di un documentario, guidano il visitatore attraverso il lungo processo creativo e produttivo. Il risultato è “Inferno Artificiale”, il viaggio infernale di Dante reso attraverso oltre 10.000 immagini, la prima sequenza di opere figurative generate da un algoritmo.