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Tpl bocciato dai romani, Elio Rosati di Cittadinanzattiva: “Servizio da ripensare, serve una svolta”

Il trasporto pubblico locale bocciato dai romani, il rapporto di Cittadinanzattiva: “Serve una svolta”

Ospite in collegamento Elio Rosati, presidente di “Cittadinanzattiva Lazio”

Il trasporto pubblico locale a Roma funziona poco e male. L’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva lo dice chiaramente attraverso il parere dei cittadini romani.

“Il quadro generale della ricognizione sul Tpl nel Lazio, che ha visto la partecipazione di 345 cittadini, è sostanzialmente di piena insufficienza con l’unica sufficienza raggiunta dal servizio di bigliettazione“. Questo quanto detto da Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio.

Andando ad analizzare i numeri, solo 51 cittadini su 335 danno un giudizio sufficiente al servizio del Tpl, mentre solo 8 danno un giudizio buono. Nessuno dà un valore ottimo. La maggiore parte si concentra sul giudizio insufficiente con 148 preferenze 128 scadente.

Invece “l’apprezzamento che avevamo rilevato in un precedente lavoro sulla bigliettazione, sul servizio di tariffazione, viene confermato. Ma resta veramente l’unica sufficienza del tpl” ha sottolineato Rosati.

Avevamo parlato di Trasporti con l’Assessore Eugenio Patanè: vedi l’intervista completa

Cosa vorrebbero dunque i romani? In primis aumentare il numero delle corse (bus/metro/tram) con 233 preferenze; aumentare i nodi di interscambio tra linee dei mezzi pubblici con 102 preferenze; far funzionare, prima di ogni altra azione, il Tpl con 98 preferenze; creare nuove linee e percorsi di bus per le zone periferiche e con bassa densità di TPL con 68 preferenze.