Riprende la campagna “Stop alle bombe sui civili” in occasione della Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, fissata per il 1 febbraio. Il 2023 ha registrato un tragico numero di 33.846 vittime civili in 31 conflitti armati in corso nel mondo, un dato che non si vedeva dal 2010. Questo è principalmente dovuto al prolungarsi del conflitto russo-ucraino e all’esplosione del conflitto in Medio Oriente dopo gli attentati dell’7 ottobre.
La campagna ‘Stop alle bombe sui civili’
L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, insieme all’Anci, ha deciso di rilanciare la campagna ‘Stop alle bombe sui civili’ per richiedere con forza che le convenzioni, i trattati e le dichiarazioni internazionali esistenti per la protezione dei civili siano estesi, attuati e rispettati.
Questo include la Convenzione di Ginevra, i protocolli aggiuntivi, il Trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, la Convenzione Onu sulle bombe a grappolo, la Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali e la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, solo per citarne alcune.
La premiazione a Roma il 31 gennaio
In oltre 120 Comuni italiani, le facciate di Municipi, palazzi o monumenti simbolo saranno illuminate di blu con lo striscione “Stop alle bombe sui civili” durante la serata del 1° febbraio.
Anche Palazzo Chigi, la Farnesina, il Viminale, i principali Ministeri, Palazzo Madama e Montecitorio, e molte Regioni si uniranno a questa iniziativa illuminando di blu i loro edifici. L’evento sarà preceduto da un’iniziativa a Roma il 31 gennaio, durante la quale ANVCG e ANCI lanceranno l’iniziativa congiunta e verranno premiati gli studenti vincitori di un concorso nazionale per le scuole.
Durante l’evento, sarà presentata la dodicesima edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, che fornisce dati e approfondimenti su 31 guerre attualmente in corso, nonché analisi sulla situazione mondiale e sui diritti umani.
