Nel Lazio arriva una nuova simulazione dell’It-Alert. Niente paura, quindi, se il 6 febbraio il cellulare vibrerà con un suono mai sentito prima. Si tratta di una procedura standard per testare il nuovo sistema di allarme pubblico.
Sono in programma tre nuovi test per It-alert. Verranno simulati un’emergenza per incidente industriale rilevante e due per il collasso di una grande diga in porzioni limitate di territorio delle regioni Liguria, Marche e Lazio. Le simulazioni avverranno domani, mercoledì 31 gennaio e il successivo martedì 6 febbraio. L’obiettivo dei test, focalizzati su rischi specifici, è rendere familiare la ricezione dei messaggi It-alert, che saranno inviati ai telefoni cellulari presenti nelle zone individuate per le simulazioni intorno alle 12.
It-Alert, nel Lazio il 6 febbraio
Come accaduto con i test precedenti, coloro che riceveranno il messaggio di prova non dovranno preoccuparsi e non dovranno intraprendere alcuna azione, se non leggere il messaggio che rimanderà alla pagina web del sito It-alert. Qui potranno consultare il testo del messaggio reale che i cittadini riceverebbero in caso di allarme per quel particolare rischio. Sulla stessa pagina sarà disponibile un link al questionario, aperto sia ai destinatari del messaggio sia a coloro che, pur trovandosi nell’area di test, non hanno ricevuto la notifica. È importante sottolineare che il sistema di allarme pubblico sarà attivato per le varie tipologie di rischio solo dopo il superamento positivo della fase sperimentale.
Il messaggio di prova sarà inviato ai cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target, identificate come segue: il 30 gennaio alle 12, per un incidente rilevante negli stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso, nel territorio entro un raggio di 2 km dall’impianto nella Regione Liguria; il 31 gennaio alle 12, per il collasso di grandi dighe nella Regione Marche; e il 6 febbraio alle 12, sempre per il collasso di grandi dighe nella Regione Lazio. Le date dei test potrebbero subire modifiche nel caso in cui le autorità regionali di protezione civile fossero impegnate in attività relative a allerte meteo-idro in atto o a situazioni di emergenza.
