Il 21 febbraio prossimo, alle ore 14.30, alla Sala Capitolare del Senato della Repubblica a Roma, si terrà la seconda edizione del Festival ‘LaLinguaMadre – La lingua che conviene’, promosso dall’AIIC, Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza – Regione Italia. Durante l’incontro, saranno affrontati i temi riguardanti il cambiamento delle lingue madri, l’influenza degli anglismi e l’implicazione dell’intelligenza artificiale.
Gli eventi a Roma
L’evento rappresenta il punto culminante di una campagna che punta a stimolare un dibattito concreto sulla necessità di una politica linguistica per la madrelingua, coinvolgendo l’intera comunità dei parlanti non solo in Italia, ma anche in Europa e ovunque se ne senta la necessità.
La manifestazione vedrà la partecipazione di esponenti attivi in vari settori della società, tra cui politica internazionale, economia, scienza, cultura e sociale. Si tratterà di un cantiere di riflessione non ideologica sul valore e l’impatto culturale della madrelingua, in particolare quella italiana, e sul suo rapporto con il pluralismo linguistico.
LaLinguaMadre a Roma
Secondo Ethnologue, al 2020 la lingua italiana è parlata da 68 milioni di persone, con 64,6 milioni di parlanti L1 e 3,1 milioni di parlanti L2. La manifestazione, che ha coinvolto gli studenti dell’Università degli Studi di Cagliari, ospiterà anche AIIC Regione Grecia-Cipro.
Durante l’incontro, sarà presentata la ricerca ‘La lingua che conviene. Dagli anglicismi alla comunità’, a cura di Daniele Mazzacani, Economista e Membro del Gruppo di ricerca in Economia, Analisi delle Politiche e della Lingua – Scuola di Scienze sociali e politiche applicate dell’Università dell’Ulster (Regno Unito).
La ricerca affronterà la questione del valore economico di una lingua, focalizzandosi sul suo aspetto comunicativo-funzionale. Si discuterà della capacità e della possibilità di agire nella società odierna attraverso la lingua, definendo tale capacità come un valore tangibile, essenziale sia per il singolo individuo nel raggiungere i propri obiettivi personali, sia per la società nel suo complesso, come elemento fondamentale del suo funzionamento quotidiano e nell’accesso alla conoscenza codificata linguisticamente.