Secondo fermo in relazione all’omicidio del 14enne Alexandru Ivan, ucciso da un colpo di pistola nella notte tra venerdì e sabato nel parcheggio del capolinea della metropolitana C di Pantano, a Monte Compatri, alle porte di Roma. E’ stato fermato un secondo uomo trovato a casa della zia a Treviso dove aveva cercato rifugio. Si tratta del 30enne Dino Petrow e il reato contestato è concorso in omicidio volontario.
Omicidio 14enne a Monte Compatri
Proseguono le indagini per ricostruire quanto accaduto quella sera e trovare chi ha sparato dall’auto colpendo a morte il 14enne. Sarebbero quattro le persone cercate per gli spari esplosi nel piazzale. Il primo fermo era arrivato a due giorni dall’omicidio nei confronti di un 24enne. Si tratta di un giovane originario dell’est Europa, Corum Petrow che si è presentato con gli avvocati in caserma nella nottata del 15 gennaio.
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C’è un secondo fermo. Dopo l’omicidio aveva trovato riparo presso l’abitazione di una zia
E nelle scorse ore i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e dell’Arma di Treviso hanno eseguito il secondo fermo emesso dalla Procura di Velletri. Il soggetto fermato si sarebbe allontanato subito dopo l’omicidio e aveva trovato riparo presso l’abitazione di una zia in Veneto. A suo carico risultano precedenti per reati contro il patrimonio, armi e droga.
Le indagini
Secondo quanto ricostruito finora, la sera dell’omicidio il 14enne si trovava con il compagno della madre, un 29enne di origine rumena, e altri familiari nel piazzale del parcheggio metro. Poco prima c’era stata una lite in un bar sulla Casilina, tra il 29enne e un ragazzo originario dell’est Europa. Tra i partecipanti alla lite c’era anche il 30enne Dino Petrov, mentre il 24enne Corum non era presente nel bar.
Per risolvere la questione avrebbero poi organizzato un incontro nel parcheggio. Ma all’arrivo del gruppo sono partiti alcuni colpi di pistola, uno dei quali ha attinto a morte il giovane 14enne.
