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Roma, al liceo Mamiani la preside revoca spazi scolastici per le assemblee dei collettivi

Roma, al liceo Mamiani la preside revoca spazi scolastici per le assemblee dei collettivi
liceo Mamiani

Revoca degli spazi scolastici per le assemblee dei collettivi al liceo Mamiani di Roma. La decisione presa dalla preside non è stata ben accolta dai due collettivi quello politico e Spazio Futura. Convinti che sia una punizione dopo l’occupazione della scuola. Per la dirigente invece si tratta di una questione di sicurezza perché, venendo meno la sua disponibilità per motivi personali, nessuno potrebbe vigilare i ragazzi nel pomeriggio. 

Roma, al liceo Mamiani la preside revoca spazi scolastici per le assemblee dei collettivi

Nonostante la revoca gli studenti del collettivo politico e di Spazio Futura hanno continuato ad incontrarsi in cortile. Poi sono stati convocati in aula magna per un colloquio con la preside che ha ribadito che “non avrebbe più concesso nessuno spazio scolastico per fini diversi da quelli istituzionali”.

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“Sono anni che ci vengono sottratti spazi che appartengono a noi studenti, le uniche persone che vivono la scuola non solo come luogo di apprendimento, ma anche di socialità e (auto)formazione” si legge nella nota del Collettivo Mamiani postata su Instagram nella quale i ragazzi spiegano di aver deciso di “continuare ad usufruire dei nostri spazi scolastici”.

Nessun interruzione al dialogo con gli studenti

Il punto per la dirigente riporta la Repubblica non è di voler chiudere il dialogo con gli studenti ma di una “disponibilità venuta meno per motivi personali”. La preside Sallusti sottolinea inoltre di aver concesso gli spazi scolastici nel pomeriggio. Un’eccezione nel panorama romano e di essersi messa a disposizione per “operare una vigilanza discreta per ospitare un nutrito gruppo di studenti e studentesse”. Ora però per motivi personali non avrà più la possibilità di rimanere a scuola di pomeriggio tutti i  martedì e giovedì.

Senza vigilanza sono escluse le assemblee pomeridiane

Senza vigilanza dunque non è pensabile che le assemblee possano svolgersi. Due le possibili soluzioni: trovare un altro spazio oppure essere sostituita da professori che potrebbero darsi il cambio. “Ho detto agli studenti che se trovano qualche docente disposto a vigilarli, senza oneri per la scuola, sarò felice di concedere i locali scolastici” ha detto la preside, come riporta il quotidiano.